2008-10-22
DOTTOR Andrea Blasi a soli 35 anni lei pratica a Ravenna nella Clinica S. Francesco, come in pochi altri centri specializzati in Italia, la chirurgia robotica al ginocchio. Può spiegarci di cosa si tratta?
«Parlerei piuttosto di navigazione chirurgica della quale la chirurgia robotica è un’applicazione. In pratica si tratta di chirurgia computer assistita attraverso la riproduzione virtuale su uno schermo dell’intervento dove sono indicati anche tutti i valori biomeccanici come ad esempio la tensione dei legamenti del ginocchio del paziente, l’asse e la rotazione dell’articolazione. Alla chirurgia robotica ci siamo arrivati».
Quali vantaggi presenta la chirurgia robotica?
«Il chirurgo può verificare costantemente l’allineamento della protesi sui vari piani spaziali ottenendone il posizionamento con un altissimo grado di accuratezza che comporta un livello di imprecisione addirittura inferiore a 0,5 gradi. Questa precisione è di importanza decisamente rilevante: numerosi studi affermano infatti che errori di allineamento, anche di soli 3 gradi, sono associati ad una minore durata delle protesi e ad un risultato funzionale meno soddisfacente».
Dove viene praticata in Italia tale chirurgia?
«Attualmente è appannaggio di pochi centri di eccellenza e di pochi chirurghi ortopedici nonostante la strumentazione sia poco ingombrante e facilmente disponibile per l’operatore esperto».
Dove ha imparato quella tecnica?
«Ho iniziato negli Istituti ortopedici Rizzoli a Bologna affiancando esperti quando quel genere di chirurgia era agli albori nel panorama internazionale».
Ha scelto Ravenna per la sua nuova attività perché è nativo di Castiglione?
«Sono molto legato alla mia terra. Con la clinica S. Francesco collaboro dal 2005: si è dimostrata molto aperta ad accettare la mia proposta di dare inizio all’innovazione».
Quale altra attività svolge attualmente?
«Faccio parte dell’equipe di ortopedia della Casa di cura S. Clemente di Mantova e collaboro con le Terme di Cervia».
Tommaso De Biase