Martedì 23 Aprile 2024

Unioni civili, Alfano: "No all'adozione per coppie gay". Spaccatura tra Pd e Ncd

Unioni civili, esito negativo per il vertice tra Pd e Ncd. Zanda, capogruppo Pd al Senato: "Siamo divisi, anche nei contenuti". Sacconi: "Sgradevole imposizione nei giorni del Sinodo sulla famiglia"

Unioni civili

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Roma, 12 ottobre 2015 - "#UnioniCivili non sono emergenza nazionale. Sì a più diritti anche patrimoniali. No ad adozioni. Bambini hanno bisogno di mamma e papà". Lo scrive su Twitter il ministro dell'Interno e leader di Ncd Angelino Alfano, che oggi ha incontrato il premier Renzi su questo argomento. Un fronte caldissimo, che di fatto vede ancora lontanissimi Pd e Ncd. In particolare sul tema delle adozioni, sul quale Alfano è poi tornato davanti a taccuini e microfoni: "Sì al riconoscimento di diritti individuali patrimoniali, anche all'interno di coppie dello stesso sesso, no all'adozione dei bambini - ha ribadito Alfano -. Sulle unioni civili il presidente Schifani domani riunirà il direttivo del gruppo, inutile negare che sono emerse differenze di merito tra noi e loro. Non siamo d'accordo su tante questioni di merito e sul tema dei tempi. Per noi non è una emergenza nazionale, loro hanno più fretta. Ap - annuncia Alfano -, farà una battaglia leale e coerente sui nostri principi".

LA SPACCATURA I dem, in ogni modovogliono andare al più presto in Aula con il tema, procedendo all'incardinamento del ddl al Senato. La posizione, espressa nel vertice agli alleati di Ncd, secondo fonti parlamentari sarebbe rispettosa della maggioranza e aperta al confronto in Parlamento. Ncd ha un'opinione diversa. Come ha sottolineato Angelino Alfano e come ha ribadito l'ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, ora presidente della Commisione Lavoro del Senato. "Particolarmente sgradevole - sottolinea Sacconi - è soprattutto la volontà non casuale di imporre l'argomento nei giorni del Sinodo sulla famiglia con la illusoria pretesa di condizionarne l'agenda. Eppure all'iscrizione non seguirebbe una vera disamina del testo perché nei prossimi giorni subentrerebbe nel calendario dell'Aula la legge di stabilità. Se il testo rimanesse al contrario in Commissione si potrebbe produrre un confronto alla ricerca di quel comun denominatore che da sempre auspichiamo. E non si venga a dire dell'ostruzionismo. L'esame del testo base è iniziato solo cinque settimane orsono con poche sedute", conclude Sacconi. 

Luigi Zanda, capogruppo Pd al Senato, ha confermato l'esito del vertice. "Con Ncd abbiamo delle differenze sui contenuti, su alcuni punti del provvedimento. E anche sull'urgenza di portare la legge in Aula. Il Pd ritiene che ci sia la necessità di andare presto in Aula, Ncd ha un'opinione diversa".