Mercoledì 24 Aprile 2024

Elezioni Roma, confronto tv senza la Raggi

Poltrona vuota dalla D'Urso per la candidata M5S. Scintille tra i presenti: Giachetti, Meloni e Marchini. E a 'In 1/2 ora' il 5 stelle Di Maio rivela: "Gli assessori saranno a tempo determinato". Raggi su Fb: "Ci vediamo il 31"

Elezioni Roma, confronto in tv tra Meloni, Marchini e Giachetti (Lapresse)

Elezioni Roma, confronto in tv tra Meloni, Marchini e Giachetti (Lapresse)

Roma, 29 maggio 2016 - Un faccia a faccia a tre - Giachetti, Marchini e Meloni - a Domenica live su Canale 5, nel primo dibattito in tv tra i candidati sindaci della Capitale. Con l'eloquente poltrona vuota lasciata da Barbara D'Urso per Virginia Raggi: "La candidata del M5S non ha accettato il nostro invito", spiega la conduttrice. Attacco del dem Roberto Giachetti: "Noi dobbiamo rispetto ai romani, una forma di rispetto è confrontarsi, non si può scappare sempre", mentre Giorgia Meloni commenta acida: "Le avevamo anche detto che se veniva poteva tenere l'auricolare per farsi suggerire risposte dalla Casaleggio".

GIACHETTI-MARCHINI - Ma anche in un confronto zoppo, a tre, le scintille non sono mancate. Tra Giachetti e Marchini, con l'aspirante sindaco Pd che dice al candidato di Forza Italia: "Marchini, noi dobbiamo muoverci dentro il contorno delle norme. I problemi non si risolvono con i responsabili di quartieri. I municipi, che sono grandi città, hanno bisogno di sindaci con poteri". E la risposta: "Ma in 20 anni non avete fatto nulla... è un piano mai attuato. Chi ha governato in questi anni?". "Anche Alemanno che ti porti appresso", è la controreplica di Giachetti. 

MELONI-GIACHETTI - Battibecco anche tra Meloni e Giachetti, sul problema dei rifiuti. Giachetti è intervenuto mentre Meloni spiegava la sua ricetta per Roma e lei ha replicato: "Tu devi spiegare il programma tuo, non il mio, avete governato 50 anni dai...". E lui: "Sei la superwoman.... Io le spiego le mie cose. Serve la riorganizzazione dell'Ama".

MELONI-MARCHINI - Nuovo round tra Meloni e Marchini. "Io mi sono candidata perché penso di saper fare meglio di te il sindaco - dice la leader di FdI - Io posso essere un ottimo sindaco-mamma. Se sono capace o no di fare sindaco non lo decidi né tu, né i poteri forti che rappresenti". E Marchini: "Io ho difeso Giorgia quando qualcuno ha detto che non poteva fare il sindaco perché futura mamma - ha precisato - Io dico che secondo me oggi serve qualcuno che ha più capacità gestionali che politiche. Tu sei una politica, serve qualcosa di diverso". Infine l'affondo della Meloni: "I romani sanno chi sono e io non nascondo la macchina", con la risposta di Marchini (accusato di usare la Panda in campagna elettorale e poi riprendere la Ferrari all'Autogrill). "La mia macchina io l'ho pagata con i miei soldi, ma andate a lavorare!", ha sbottato Marchini.

RAGGI SU FB - La spiegazione della candidata grillina è affidata a Facebook. "In questa campagna ho invitato gli altri candidati a confrontarci tra la gente, in piazza, confronti di fronte ai quali loro però si sono sempre sottratti - spiega Virginia Raggi su Facebook - Quando c'è da parlare ai cittadini non ci sono mai, ma guai a perdersi un talk show per sparare qualche slogan qua e là. E io, sia chiaro, vicino a questi signori non mi ci siedo. Prima hanno distrutto Roma e ora vogliono 'buttare tutto in caciara', sperando che qualcuno si dimentichi di cosa è successo e dei disastri che hanno prodotto in città con Mafia Capitale...". E rilancia: "Come unico confronto prima del voto ho scelto quello di Sky, sui temi, con regole chiare. Perché è di temi che bisogna parlare. Ci vediamo il 31 maggio, cari trasformisti dell'ultima ora".

ASSESSORI M5S A TEMPO - Assente Raggi dal confronto, Luigi Di Maio a 'In 1/2 ora' rivela: "Se a Roma dovesse vincere Virginia Raggi il Campidoglio passerà da 12 assessorati a 9, ma con una novità: saranno assessorati a tempo determinato".  E qui s'innesca il confronto a dispanza col Pd, con Morani che attacca: "Ipotesi assurda, caos permanente". Mentre un altro Pd,  Andrea Romano, sottolinea: "La gestione di una città, e in particolare della Capitale, richiede competenza e continuità. A questo punto viene da pensare che nella visione di Di Maio e dei 5 Stelle la continuità sia affidata direttamente alla Casaleggio associati in virtù del contratto che impone alla Raggi e agli altri candidati di sottoporre al famoso staff anonimo il controllo degli atti amministrativi più importanti. Insomma le mani occulte sulla città". E continua: "Inoltre questa follia viene presentata da uno dei badanti della Raggi. È la dimostrazione che lei è una maschera usata da altri. Non la mandano neanche a fare i confronti in tv mentre i controllori presentano loro il programma per Roma".