Acque nere a Falconara, altri due giorni di divieti

Il sindaco: "Incontro con enti interessati per trovare soluzioni. Cartelli strappati? Denunceremo"

La spiaggia di Falconara

La spiaggia di Falconara

Falconara Marittima (Ancona), 28 luglio 2015 - Sversamenti in mare, altri due giorni almeno di divieto di balneazione, mentre la giunta Brandoni valuta denunce contro chi, tra sabato notte e domenica mattina, ha strappato i cartelli che segnalavano l’ordinanza del sindaco che vietava proprio il bagno in quelle acque.

Ieri nuovi prelevamenti dell’Arpam, perché sono stati insufficienti quelli effettuati sabato pomeriggio dopo l’acquazzone. Proprio per effetto della pioggia concentrata in pochi minuti i troppo pieni che scaricano a mare sono entrati in funzione, inondando la costa di liquami fognari. Ecco allora che saranno necessarie altre 48 ore per i risultati che erano attesi per oggi. Il ripristino della balneazione dipende proprio dall’arrivo dei risultati delle analisi dell’Arpam, solo se i parametri saranno a norma di legge ci si potrà di nuovo tuffare lungo le spiagge di Falconara, dove, in ogni caso, anche ieri, nonostante i nuovi cartelli affissi c’era chi, anche nonni con bambini al seguito, faceva il bagno.

«Non sono previste multe – spiega il sindaco Goffredo Brandoni – ma sta al buonsenso di ciascuno rispettare il divieto che a questo punto resterà in vigore per almeno altre 48 ore. Abbiamo voluto mandare gli avvisi attraverso gli altoparlanti in spiaggia, oltre ad aver affisso per due volte i relativi cartelli. I primi sono stati divelti, stiamo valutando una denuncia contro ignoti».

Poi sul nodo, non certo nuovo degli sversamenti in mare, il primo cittadino aggiunge: «Voglio precisare che si è trattato di una normalissima pioggia, non di una bomba d’acqua, durata meno di mezzora. Tuttavia ha messo in crisi il sistema fognario cittadino. Abbiamo il depuratore consortile di Vallechiara dove confluiscono gli scarichi gli abitanti di ben sei Comuni: oltre a Falconara, Camerata Picena, Monte San Vito e Chiaravalle per intero, parzialmente poi Montemarciano ed Ancona. Se Falconara ed Ancona hanno un numero di abitanti costante negli anni, gli altri Comuni hanno registrato un incremento. E le criticità si riversano su Falconara, dove acque chiare e scure scolmano insieme. Per quanto ci riguarda – conclude il sindaco Goffredo Brandoni – abbiamo già avuto un incontro con Multiservizi, presto riconvocheremo tutti gli enti sovracomunali coinvolti per individuare una soluzione».

Ma intanto non si placano le proteste su Facebook dove c’è chi lancia l’idea di una mobilitazione al consiglio comunale di domani, quando, tra le varie pratiche si parlerà anche degli sversamenti in mare.