Danni di lupi e cinghiali, proteste degli agricoltori in Regione

Sit-in con bandiere e cartelli: «Non sappiamo più a chi rivolgerci»

Un momento della protesta di questa mattina

Un momento della protesta di questa mattina

Ancona, 8 marzo 2016 - Protesta di allevatori e agricoltori davanti la sede del consiglio regionale questa mattina contro i danni arrecati agli allevamenti e alle colture da lupi e cinghiali.

Con tanto di bandiere e cartelli hanno organizzato un sit-in che è proseguito anche durante i lavori dell’Assemblea legislativa. «Siamo qui perché ormai siamo invasi da lupi e cinghiali – spiega il direttore provinciale della Cia di Pesaro Urbino Alessandro Taddei –. Non sappiamo più a chi rivolgerci. Gli ungulati devastano i campi e conseguentemente crescono i lupi che attaccano i nostri allevamenti».

In particolare allevatori e agricoltori chiedono all’amministrazione regionale di non applicare la normativa europea che prevede il de minimis: il dispositivo che impedisce un risarcimento superiore a 15.000 in tre anni perché equiparati a aiuti di Stato.«Chiediamo alla Regione di non attuare il de minimis- dice Taddei- Dare un risarcimento di 15 mila euro in tre anni a fronte di danni che nel caso di attacchi di lupi o passaggi di ungulati possono superare le decine di migliaia di euro e’ una sciocchezza». Una delegazione dei rappresentanti di Copagri, Cia e Confagricoltura si sta incontrando con la commissione regionale Agricoltura.