Alluvione a Senigallia, 400mila euro alle famiglie

Risarcimento dei danni: sbloccati i fondi. Le imprese devono aspettare

IL DRAMMA Una foto dell’ultima alluvione che ha messo in ginocchio la città

IL DRAMMA Una foto dell’ultima alluvione che ha messo in ginocchio la città

Senigallia (Ancona), 30 luglio 2016 - Alluvione, sbloccati i fondi. Risarcimenti entro fine anno. I contributi riguarderanno sia i danni subiti dal patrimonio edilizio privato, per i quali sono immediatamente disponibili 400 milioni di euro nel 2016, sia per quelli subiti dalle attività economiche, per le quali il procedimento, più complesso dal punto di vista tecnico, si concluderà all’inizio del 2017.

«Siamo emozionati – ha detto il sindaco Mangialardi – per questo provvedimento che consentirà di riportare un po’ di serenità tra le famiglie e le imprese colpite dall’alluvione del 3 maggio 2014. È noto ciò che l’amministrazione ha fatto durante l’emergenza per ripulire in dieci giorni la città, dare assistenza e creare agevolazioni a favore degli alluvionati. Altrettanto noto è ciò che abbiamo fatto affinché gli enti proprietari del fiume, Regione e Provincia, avviassero interventi concreti per la mitigazione del rischio idrogeologico. Ciò che si sa meno, è il lavoro quotidiano e capillare svolto in questi due anni insieme alla senatrice Silvana Amati, che ringrazio per la tenacia e la competenza con cui ha portato avanti il suo impegno a Roma. Se oggi possiamo raccogliere questo risultato, lo si deve anche al riconoscimento dello Stato di emergenza dichiarato dal Comune, che oltre ad aver garantito le risorse per coprire la fase di emergenza, è stato propedeutico per l’avvio del percorso relativo alle richieste di risarcimento da parte di cittadini e imprese, ammontante complessivamente a quasi 70 milioni di euro. Oltre alla senatrice, un sentito ringraziamento va al governo e al presidente del consiglio Matteo Renzi, ai ministri Galletti e Martina, e non ultimo al nostro Roberto Oreficini».

Saranno riconosciuti fino all’80% dei danni riportati dagli immobili privati, accertati sulla base di criteri rigorosi, per un massimo di 150mila euro. Per le attività produttive, invece, il tetto massimo è fissato sulla soglia dei 450mila euro, con il riconoscimento fino al 50% dei danni subiti dagli edifici e dell’80% per macchinari e scorte di materie prime.

Potranno naturalmente beneficiare del contributo anche coloro i quali abbiano già realizzato, in tutto o in parte, gli interventi necessari, presentando la documentazione delle spese già sostenute. Inoltre, limitatamente agli immobili destinati ad abitazione principale, si potrà riconoscere un contributo per il concorso al ripristino o alla sostituzione dei beni mobili danneggiati dagli eventi calamitosi e non registrati fino a 1500 euro.