Papa Francesco: "L’arcivescovo Menichelli sarà cardinale"

L’annuncio a sorpresa del pontefice. La consegna della porpora avverrà il 14 febbraio

L’arcivescovo Edoardo Menichelli

L’arcivescovo Edoardo Menichelli

Ancona, 4 gennaio 2015 - L’arcivescovo di Ancona-Osimo Edoardo Menichelli è uno dei 20 nuovi cardinali ai quali papa Francesco conferirà la porpora il prossimo 14 febbraio nel suo secondo Concistoro.

Quindici dei nuovi cardinali saranno elettori, e tra questi c’è proprio monsignor Menichelli, il quale pur non esercitando la propria funzione di vescovo in una sede cardinalizia, evidentemente è stato ritenuto dal Papa un “testimone credibile del Vangelo”.

La nomina è stata inaspettata per il minsignore, che lo scorso marzo, al raggiungimento dei 75 anni di età, come da prassi ha presentato le sue dimissioni al pontefice. Papa Francesco gli aveva però chiesto di rimanere a capo della diocesi. A dargli la notizia della nomina a cardinale, è stato un amico che ascoltava l'Angelus in tivù e sentito il Papa fare il nome dell'arcivescovo di Ancona tra i nuovi cardinali. Ha pensato bene di chiamarlo. "Mi prendi in giro?", gli ha chiesto "don Edoardo", 75 enne che ancora gioca a  calcio con preti e seminaristi. E quando il suo amico - che stava realizzando la portata della notizia solo allora - è scoppiato in lacrime, Menichelli ha replicato: "Se piangi, allora e' vero, Dio mio!".

Questo pomeriggio nella Cattedrale di Ancona, l'arcivescovo Menichelli doveva conferire il mandato missionario agli operatori pastorali della diocesi, e sarà questa l'occasione per i fedeli di stringersi attorno al nuovo cardinale.

Menichelli è nato a Serripola di San Severino Marche il 14 ottobre 1939, ha studiato a Roma presso la Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito la licenza in Teologia Pastorale. Dopo l'ordinazione sacerdotale, nel 1965 è stato vice parroco della Parrocchia di S. Giuseppe a San Severino Marche e contemporaneamente insegnante di religione in un istituto professionale femminile. Negli anni '70 è stato assistente spirituale del gruppo "Roma 71" dei lupetti. Dal 1968 fino al 1991 ha lavorato come Officiale presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, divenendo segretario particolare dell'allora prefetto, il cardinale Achille Silvestrini.

A Roma si è imopegnato molto nella pastorale della salute come cappellano della Clinica e collaboratore del Consultorio Familiare della Facoltà di Medicina al Policlinico Gemelli, fin quando nel 1994 è stato nominato arcivescovo di Chiesti-Vasto, trasferito 10 anni dopo a guidare la metropolia di Ancona-Osimo. Attualmente è assistente ecclesiastico nazionale dell' Associazione Medici Cattolici Italiani. Ha partecipato al recente Sinodo come membro di nomina pontificia.

Oltre al vescovo di Ancona, tra i nuovi porporati c’è soltanto un altro italiano: monsignor Francesco Montenegro di Agrigento.

Per il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, la nomina a cardinale di monsignor Menichelli è "una benedizione per tutta la comunità marchigiana che il Santo Padre ha voluto donarci nei giorni che precedono l'Epifania". "Da vescovo di Ancona e Osimo - sottolinea Spacca - monsignor Edoardo Menichelli ha sempre servito con grande dedizione, umiltà, vicinanza e amore tutti, e ha avuto un'attenzione particolare per le persone più fragili. Il mio cuore è pieno di gioia, mai scelta fu più giusta". "Don Edoardo - aggiunge - ha dimostrato sempre di essere il pastore di ogni persona. Si è speso senza mai risparmiarsi soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. L'affetto che la comunità di Ancona e Osimo ha avuto per Don Edoardo, sarà lo stesso con cui tutte le Marche continueranno a seguirlo in questo delicato e altissimo incarico. Rivolgo a Monsignor Menichelli l'augurio di un generoso servizio al Bene, come è sempre avvenuto nella sua vita". 

“Con grande gioia lodiamo e ringraziamo il Signore e il nostro pastore universale Francesco per la nomina a Cardinale di  monsignor Edoardo Menichelli - commenta Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Medici Cattolici -. La nomina rappresenta un onore e un privilegio per la chiesama anche per l’Amci che da tempo vive con lui, amato assistente nazionale, esperienze innovative".