Auto e casa imbottite di droga e armi: arrestato Davide Storlazzi

In manette un rivenditore di macchine, è il figlio di una donna uccisa ad Ancona nel 2005

Il materiale sequestrato

Il materiale sequestrato

Ancona, 30 marzo 2015 - Si era capito subito che non era un arresto per droga come tanti altri. Quando vai a colpo sicuro e trovi dentro una macchina, poi peraltro neanche tanto ben nascosti, più di cinque chili di droga, significa che l’operazione ha un significato preciso. Davide Storlazzi, classe 1988, residente a Porto Recanati dove gestisce una concessionaria d’auto, potrebbe essere il perno di qualcosa di molto più grande. Oltre a 5,1 chili di hashish già diviso in panetti e pronti per essere piazzati sul mercato, i carabinieri del Norm di Ancona sabato pomeriggio quando lo hanno fermato all’altezza della rotatoria dell’Ikea, nei pressi del casello di Ancona Sud, hanno trovato nel suo Voyager anche una decina di grammi di cocaina e un grammo di marijuana.

Mentre Storlazzi veniva accompagnato al comando provinciale della Montagnola, i colleghi di Porto Recanati, coordinati dal comando di Civitanova agli ordini del capitano Enzo Marinelli, procedevano a un’accurata perquisizione nella sua abitazione. E qui la sorpresa. Oltre ad altri sette chili di hashish, anche questi pronti a a raggiungere precisi destinatari, i militari hanno rinvenuto anche alcune armi di dubbia provenienza. Pistole e fucili sul cui calibro e quantità gli investigatori (alle indagini partecipano anche i carabinieri del Ros) fanno per ora gran mistero e sui quali è fin troppo facile fantasticare e sospettare.

Ma chi è Davide Storlazzi? Come può un concessionario d’auto detenere simili quantitativi di droga, armi e altro materiale che gli investigatori ritengono molto interessante? E’ molto probabile che il giovane sia l’anello di congiunzione di qualcosa di molto più articolato che porterebbe anche ad altri episodi criminali verificatisi tra l’Anconetano e il Maceratese. A quanto risulta, la droga intercettata sabato dai carabinieri era destinata alle piazze di spaccio di Ancona e Falconara. L’hashish è roba dei nordafricani. Sono loro che gestiscono il mercato al dettaglio. I carabinieri dorici da mesi stanno facendo piazza pulita. Ma più scavano e più ne spunta fuori. Di sicuro si sa che Davide Storlazzi è uno dei due figli di Victoria Leiva, una donna di origini argentine di 52 anni che si prostituiva in un appartamento di Brecce Bianche, nella zona sud del capoluogo marchigiano.

La notte dell’11 novembre del 2005 Victoria Leiva venne soffocata mortalmente con un cuscino da un cliente che litigò con lei per il prezzo della prestazione. Quell’uomo venne poi arrestato: si chiamava Luigi Manzotti, osimano, faceva il ferroviere. Insospettabile padre di famiglia, venne stato incastrato da un telefonino e dall’esame del Dna. L’uomo confessò il delitto un mese dopo.