Banca Marche, Fonspa pronto a diventare primo azionista della 'good bank'

Presieduta da Gnudi, si occuperebbe della gestione della 'bad bank' e sottoscriverebbe insieme al Fondo Interbancario, a una cordata di imprenditori locali e alle fondazioni azioniste, un aumento di capitale da 800 milioni-un miliardo di euro

Jesi (Ancona), Banca Marche (Fotobinci)

Jesi (Ancona), Banca Marche (Fotobinci)

Jesi (Ancona), 14 agosto 2014 - Banca Marche, Fonspa al lavoro sui crediti deteriorati per creare la cosiddetta bad bank (cattiva banca), sarebbe anche pronto a diventare primo azionista dell'istituto di credito marchigiano, una volta divenuto banca buona. Ci vorranno probabilmente mesi, ma Banca Marche, commissariata ad ottobre scorso da Banca d'Italia, è sulla via d'uscita. Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha già deliberato, come anticipato dal Carlino, una garanzia sui crediti deteriorati (che ammonterebbero a 5 miliardi lordi) per scongiurare la liquidazione della banca marchigiana e probabilmente, assieme ad una cordata di imprenditori marchigiani, avrà anche un ruolo nella ricapitalizzazione.

Fonspa, già Credito Fondiario, oggi nelle mani di Tages Group avrebbe intenzione di diventare primo azionista della good bank (Banca Marche, liberata dai crediti 'malati'). Presieduta dall'ex numero Uno di Enel Piero Gnudi, Fonspa è già impegnata da settimane in una 'due diligence' (una sorta radiografia economico-finanziaria dell'azienda) per vagliare il portafoglio crediti. Fonspa si occuperebbe della gestione della nuova società (bad bank) e nel contempo sottoscriverebbe insieme al Fondo Interbancario, ad una cordata di imprenditori locali e alle fondazioni azioniste, un aumento di capitale da 800 milioni-un miliardo di euro. Per diventare così azionista di maggioranza della nuova Banca Marche, ripulita da incagli e sofferenze.