Calcio, l'Ancona rinuncia a iscriversi alla D

Troppi debiti, c’è chi vuol ripartire con una nuova società

I giocatori dell'Ancona durante un allenamento

I giocatori dell'Ancona durante un allenamento

Ancona, 18 luglio 2017- L’Ancona non si iscrive in serie D. Ieri pomeriggio la società guidata da David Miani, dopo aver dato la propria «benedizione» al primo allenamento della squadra guidata da Marco Arno, ha emesso un laconico comunicato con cui, di fatto, ha posto fine a una lunga farsa.

Niente iscrizione alla serie D. E strada dritta verso la procedura fallimentare. «L’Ancona 1905 – si legge – comunica di dover rinunciare all’iscrizione al campionato di calcio di serie D stagione 2017/18. La rinuncia avviene nel momento in cui le difficoltà della società non permettono il perfezionamento dell’operazione di salvataggio. La società ringrazia tutti coloro che hanno contribuito e partecipato all’estremo tentativo di salvare la nostra società, fino alla fine». 

E’ il momento della svolta, si cambia pagina. La rincorsa di David Miani in direzione di possibili nuovi soci, pronti a pagare l’iscrizione al campionato, ma poi anche tutti i debiti, per un totale che ammonterebbe a circa 1,5 milioni di euro, la corsa contro il tempo che avrebbe dovuto permettere all’Ancona di far fronte ai propri obblighi finanziari entro il 26 luglio, ieri pomeriggio è giunta al capolinea.

L’Ancona 1905 spegne definitivamente i motori. Da oggi si parlerà d’altro, di nuovo corso, delle possibilità di creare un progetto serio e concreto, ma soprattutto condiviso, per creare un nuovo corso di storia calcistica anconetana. Una nuova strada comune per condurre una società sana e priva di debiti all’iscrizione di un campionato. Di serie D se sarà possibile, di Eccellenza altrimenti.

Una strada su cui insiste anche Marco Gnocchini, presidente di Prometeo Estra e tra gli attori che negli ultimi tempi hanno cercato di dare vita a un’Ancona bis: «Non possiamo perdere altro tempo, se n’è perso fin troppo – spiega –. Adesso serve che la città si unisca e cerchi di iscrivere in Lega, in serie D, una nuova società con nuova matricola. Cercando tra gli imprenditori locali soggetti che possano e vogliano supportare il progetto e il relativo impegno economico. E’ previsto che in casi eccezionali il presidente della Lega possa riammettere una società: se si riparte da zero con una società pulita e se tutta la città lo vuole, si può richiedere l’affliliazione in D, con un costo complessivo che si aggira sui 300-350 mila euro. Poi se non dovessimo riuscirci, allora resterà il campionato di Eccellenza. Ma ho avuto diversi contatti, se c’è un progetto serio molti sarebbero disposti a partecipare. Adesso cerchiamo dunque di serrare le fila di tutti coloro che sono sostenitori dell’Ancona e vogliono aiutare una nuova società a iscriversi in serie D. Basta con le polemiche: facciamo tutti fronte comune in un nuovo progetto».

Oggi pomeriggio se ne discuterà anche in Comune, dove era già stata fissata una seduta del Consiglio per parlare dei problemi dell’Ancona.