Mercoledì 24 Aprile 2024

Quella voglia di fuggire

Ancona, 25 novembre 2014 - C'è una gran voglia di fuggire dalla città, una sorta di resa davanti a ciò che poteva essere e che invece non è. Ancona continua a rimanere immobile nel suo coma amministrativo, di quelle svolte annunciate in giro non se ne vedono, le speranze che qualcosa potesse davvero cambiare e che questa benedetta città potesse ripartire, sono naufragate nel mare delle promesse e nello slogan facile facile che recita: «Di soldi non ce ne sono».

Arresi e arrendevoli. Meglio cambiare aria. E non ci riferiamo a quei sondaggi e sondaggini commissionati da quella o quell’altra associazione, talmente scontati da non interessare nemmeno a chi a quelle domande ha dato risposte. Stiamo parlando di quell’atmosfera di strada che si respira ogni giorno, lontano dai palazzi, vicino alla gente. Da una parte i politicanti che per facili e populisti consensi urlano il loro no a un centro profughi che non verrà mai realizzato, dall’altra gli snob della prima ora che storcevano il naso davanti a un sindaco di sinistra che fa sgomberare un immobile pubblico occupato abusivamente e per giunta a rischio crollo. In mezzo, una città disorientata, nauseata da un degrado che vomita brutture un po’ ovunque, ancora in cerca di un’identità, stritolata da lobby che la tengono sotto scacco, con un centro desolatamente vuoto, luci che si spengono, serrande che si abbassano. Confusi e fuggitivi.

Eppure, di eroi ce ne sono ancora. I veri eroi, quelli che si rimboccano le maniche e che non si arrendono, quelli che rimangono perché guai a chi porta alla rovina la mia città, quelli come i ragazzi dell’associazione A20 che la città del degrado se la puliscono loro, quelli che rivogliono entrare nell’ex Metro, quelli che aspettano la passeggiata da mare a mare (altro che waterfront), quelli che le reti del porto prima o poi verranno giù, quelli che il grande evento se lo vedono ad Ancona e non a cento chilometri, quelli che i turisti sono una risorsa non un ostacolo. Per loro si deve far rinascere questa città ferita. Altro che fughe.