Tentò colpo al caveau della banca, condannato un poliziotto

Francesco Lestingi è stato sospeso dal servizio. Brocca assolto per incapacità di intendere e volere

Francesco Lestingi sospeso dalla polizia

Francesco Lestingi sospeso dalla polizia

Ancona, 30 maggio 2016 - Fra le tre persone condannate nel processo per reati commessi nell’ambito di un progetto di furto, mai portato a termine nel 2012, ai danni del caveau della sede di Ancona della Banca d’Italia, c’è anche un sovrintendente di polizia, Francesco Lestingi, ora sospeso dal servizio.

Il tribunale gli ha inflitto 4 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di corruzione, istigazione alla corruzione e tentata concussione. Nel processo a carico di cinque imputati, tra cui due carabinieri, i giudici hanno assolto tutti dall’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.

Secondo l’accusa, Lestingi e l’ex comandante di stazione dei carabinieri Ivano Brocca, oggi assolto per incapacità d’intendere e di volere, avrebbero accettato promesse di vantaggi economici da un pregiudicato per trovare complici e realizzare il colpo. A reclutarli fu Olinto Bonalumi, foggiano, ritenuto la mente del progetto, condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere come un altro complice Michele Cristiani, anche lui pugliese. Il tribunale ha assolto invece l’allora appuntato dei carabinieri Gaetano Pirone accusato solo di corruzione. Il progetto sfumò perché un altro carabiniere avvicinato dal gruppo e intimidito con dossier fasulli, non si fece corrompere e agì da ‘infiltrato’.