Giovedì 18 Aprile 2024

Contrabbando sigarette, nei guai i vertici della Manifattura Tabacchi: sequestri per 73 milioni

Operazione internazionale della Finanza. Eseguite le ordinanze di custodia cautelare. I grossisti, che si rifornivano a Chiaravalle, hanno venduto in Europa 520 tonnellate di 'bionde'

Ancona, la conferenza stampa della Guardia di Finanza (Foto Antic)

Ancona, la conferenza stampa della Guardia di Finanza (Foto Antic)

Ancona, 16 dicembre 2014 - Fiamme Gialle in azione contro il contrabbando di ‘bionde’. Sono state eseguite sei ordinanze di custodia cautelare e provvedimenti di sequestro per oltre 73 di milioni di euro. Il direttore generale della Manifattura Tabacchi di Chiaravalle e il responsabile dei rapporti con i clienti esteri, sono stati arrestati insieme ad altre quattro persone nell'ambito di un'inchiesta del Gico della Guardia di finanza di Ancona per un traffico internazionale di sigarette di contrabbando da 100 milioni di euro.

L'attività investigativa si è incentrata sulla verifica del reale itinerario percorso dagli automezzi adibiti al trasporto dei carichi di sigarette e ha permesso di constatare che la merce, che circolava in sospensione di imposta in quanto formalmente destinati a paesi extra Ue, non aveva mai raggiunto il luogo di destinazione dichiarato (Ucraina/Moldavia), venendo invece illecitamente messa in commercio in Paesi Comunitari. 

I carichi di sigarette solo formalmente esportati fuori Europa finivano nella filiera del contrabbando comunitario, distribuiti in vari Paesi Europei, come testimoniano i numerosi sequestri operati in Italia, in Irlanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca. Una vera e propria organizzazione criminale secondo la Guardia di Finanza, promossa e organizzata dal direttore generale della Manifattura italiana tabacchi, dal responsabile per i rapporti con i clienti esteri e da un cittadino sloveno consulente esterno della società italiana, rivelatosi il deus ex machina del piazzamento delle partite di sigarette.

Le 42 fittizie esportazioni monitorate nel periodo novembre 2011 - febbraio 2013, hanno permesso di vendere - in contrabbando nel territorio europeo oltre 520 tonnellate di sigarette - per un valore commerciale di oltre 100 milioni di euro e un'evasione di imposta pari a circa 73 milioni di euro di imposta evasa (accisa). Sulla base degli elementi raccolti dagli investigatori e della proposta formulata dalla D.D.A. di Ancona, il Gip del tribunale dorico ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del direttore generale della MIT, del responsabile per i rapporti con i clienti esteri e di un collaboratore esterno della MIT, che aveva l'incarico di scortare le spedizioni sino al confine italiano, dove il carico "passava in consegna" ad altri soggetti allo stato non identificati; è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del cittadino sloveno che, in nome e per conto della M.I.T., intratteneva i rapporti con la clientela del mercato extra-UE e "duty free". Sono stati, inoltre, emessi due mandati di arresto europeo nei confronti di alcuni degli autisti, che materialmente hanno effettuato le spedizioni. Contestualmente, l'autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo "per equivalente" finalizzato alla confisca delle somme di denaro, dei titoli, dei beni immobili di proprietà o comunque riconducibili a ciascuno delle persone fisiche indagate sino all'ammontare di 73.300.264,30 milioni di euro, pari alle accise evase. E ancora, delle somme di denaro, dei titoli, dei beni immobili di proprietà o comunque riconducibili alla Manifattura Italiana Tabacco S.p.A. sino all'ammontare di 5.710.920,00, quale profitto della società nelle 42 cessioni di tabacco contestate.