Jesi, si parla di buchi neri e onde gravitazionali

Giovedì 14 dicembre conferenza del professor Gabriele Fava

Onde gravitazionali: un dipinto che riproduce la collisione tra buchi neri (Afp)

Onde gravitazionali: un dipinto che riproduce la collisione tra buchi neri (Afp)

Jesi (Ancona), 12 dicembre 2017 – Buchi neri e onde gravitazionali. Se ne parlerà giovedì con il prof Gabriele Fava già docente di Fisica al liceo scientifico Leonardo da Vinci. L’appuntamento è per 16.30 (ingresso libero) alla sala di Palazzo Bisaccioni (Fondazione Carisj) in piazza Colocci.

“Due buchi neri, dopo una lunga danza uno attorno all’altro – spiega lui stesso - stanno esaurendo la loro energia, non possono più stare lontani e si avvicinano uno all’altro sempre di più, sempre più vicini fino a quando, separati da poche centinaia di chilometri, iniziano a girare ad una velocità prossima a quella della luce (150.000 chilometri al secondo circa). E’ questo il momento: le loro masse veloci disturbano lo spaziotempo proprio come l’acqua che bolle in una pentola mette in agitazione la sua superficie. In una frazione di secondo, i buchi neri fondenti emettono tantissima energia, un’energia centinaia di volte più intensa di quella emessa da tutte le stelle dell’universo.

Eccolo, nessuno lo vede ma si è formato un nuovo buco nero, 53 volte più pesante del nostro Sole. E lo spazio-tempo che lo accoglie, è tornato tranquillo. Ma – continua Fava - c’è ancora traccia di quel fenomenale evento: la collaborazione scientifica dei tre rilevatori di onde gravitazionali. E cioè due “Ligo” negli Stati Uniti e uno in Italia “Vigo”, a Cascina di Pisa hanno permesso di registrare questo evento eccezionale il 14 agosto scorso alle 10.30.43 Urc. Durante i momenti finali della fusione dei due buchi neri, tre masse solari sono state convertite in energia sotto forma di onde gravitazionali. Tutto in sintonia con le previsioni della “Relatività generale” di Albert Einstein”.

Un viaggio affascinante nello spazio.