Ancona e dintorni, i musei aperti a Ferragosto

Dal Sassoferrato ai Futuristi, tanti capolavori da non perdere

Una delle sale del museo dedicato a Federico II a Jesi, con castel del Monte

Una delle sale del museo dedicato a Federico II a Jesi, con castel del Monte

Ancona, 14 agosto 2017 - Ferragosto all’insegna della cultura? Nella provincia anconetana le occasioni non mancano tra mostre, musei e pinacoteche.

Tra gli eventi espositivi più importanti c’è «La devota bellezza», nel palazzo degli Scalzi di Sassoferrato, che permette di ammirare i disegni delle collezioni reali inglesi. La mostra si arricchisce con due nuovi arrivi: l’immagine di Santa Apollonia, esempio tra i più suggestivi del profondo sentimento religioso che anima la produzione sacra del Sassoferrato, proveniente dalla Basilica della Misericordia di Macerata, e la pala d’altare raffigurante la Madonna del Rosario tra i santi Domenico e Caterina, per la prima volta rimossa dalla basilica romana di Santa Sabina (dell’opera è già presente un modello preparatorio della Galleria nazionale di Urbino).

Ad Ancona da non mancare la visita alla Pinacoteca civica, dove per la prima volta sono messi uno di fronte all’altro due capolavori di Tiziano: la pala Gozzi e la Crocifissione, proveniente da San Domenico. L’obiettivo è evidente fin dal titolo: «Tiziano & Tiziano: due capolavori a confronto».

Il Museo Omero invece propone visite bendate e attività per bambini, anche a Ferragosto (ore 10 - 13 e 17 - 20).

Grande successo sta avendo «Venti Futuristi» a palazzo del Duca di Senigallia, al punto che la mostra è stata prorogata al 3 settembre. Sono esposte oltre cinquanta opere (dipinti, disegni, studi per abiti, incisioni, prove grafiche, elementi d’arredo) di artisti celebri come Balla, Boccioni, Depero e Severini, e i loro seguaci come Pannaggi, Monachesi, Peschi, Tulli, Dottori e Crali.

Anche il Museo Nori De’ Nobili di Trecastelli resta aperto nel pomeriggio di ferragosto (dalle 17 alle 21). Qui si può visitare la collezione di opere della De’ Nobili, ma anche la mostra «Io sono mia madre» di Leonardo Cemak, famoso disegnatore, vignettista e illustratore, oltre che pittore.

Jesi offre l’opportunità di scoprire il nuovo «Museo Federico II Stupor Mundi», che attraverso sedici sale tematiche multimediali racconta la vita e le gesta del grande imperatore. L’esposizione potrà essere visitata anche domani.