Mercoledì 24 Aprile 2024

Crac Mariotti, i fratelli ai servizi sociali. Angela alla Caritas, Filippo fa lo stalliere

Tribunale, accolta l'istanza presentata dopo la condanna

La famosa concessionaria Mercedes dei Mariotti

La famosa concessionaria Mercedes dei Mariotti

Ancona, 30 gennaio 2015 - Volontariato al posto del carcere per i fratelli Mariotti, Filippo ed Angela, finiti in cella nel novembre scorso in esecuzione della sentenza di condanna per il crac della famosa concessionaria Mercedes. Angela Mariotti, 49 anni, è uscita due settimane fa dal carcere di Villa Fastiggi, dove si trovava rinchiusa dall’11 novembre: è tornata in libertà dopo l’istanza al Tribunale di Sorveglianza presentata dagli avvocati Davide Toccaceli e Gabriele Galeazzi, che hanno proposto l’affidamento ai servizi sociali.

La donna farà volontariato alla Caritas di via Podesti, che ha già approvato il progetto presentato dai legali. Più impegnativo il volontariato proposto per Filippo Mariotti, 60 anni, anche lui in cella dall’11 novembre, prima a Montacuto e, recentemente, nel carcere di Barcaglione.

Per lui si profila l’impegno come stalliere per l’Anffas di Ancona, che gestisce un corso di ippoterapia per bambini e ragazzi disabili all’interno del parco della Cittadella. Mariotti dovrà accudire i cavalli per 6 ore al giorno (3 al mattino e 3 al pomeriggio), tutti i giorni, rendendosi disponibile anche per le emergenze che dovessero verificarsi anche fuori dell’orario previsto.

L’incombenza vede già impegnato il 60enne da qualche tempo. L’istanza di affidamento ai servizi sociali, nel caso di Filippo, verrà discussa nei prossimi mesi, ma ha già ottenuto il parere favorevole del pubblico ministero. Hanno invece evitato il carcere Luciano Mariotti, 89 anni, fondatore della storica concessionaria, e la moglie Diva Tebaldi, 80 anni.

Il primo, nonostante la pena fosse di 3 anni, 6 mesi e 20 giorni, non è stato mai incarcerato: i legali hanno evidenziato i gravi problemi di salute dell’anziano, che lo rendono incompatibile con il regime carcerario. La Tebaldi, invece, ha potuto contare sulla sospensione della pena, inferiore a 3 anni (2 anni e 11 mesi). Sempre per motivi di salute non è finito in cella nemmeno Giorgio Mariotti, il terzo figlio di Luciano, che come i fratelli aveva patteggiato una pena di 3 anni e 2 mesi. Nel gennaio 2013 in cinque avevano chiuso i conti con la giustizia patteggiando la pena. Erano accusati di bancarotta fraudolenta, evasione Iva e ricorso abusivo al credito.