Ancona, 24 ottobre 2010 - Un ventiduenne è stato trovato morto dentro la sua cella. Ennesimo giallo nel carcere di Montacuto. La vittima è un ragazzo di origini napoletane, Alberto Grande, e il rinvenimento del suo cadavere è avvenuto nella tarda mattinata di venerdì. Si tratta della terza vittima dentro l’istituto di pena anconetano dall’inizio dell’anno.

 

Grande era in attesa di giudizio dopo che assieme ad un tunisino minorenne la notte tra il 17 e il 18 luglio scorsi sequestrarono e rapinarono un tassista a Falconara. I carabinieri li arrestarono dopo che la macchina si era impantanata sulla spiaggia. Per il tassista era stata una notte di autentico incubo.

 

Quando un compagno di cella ha dato l’allarme sul posto sono accorsi medico e infermiere del carcere che hanno tentato di rianimare il giovane, purtroppo invano. Grande non si è mai ripreso e una volta constatato il decesso la salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Torrette. Tutte in piedi le ipotesi che hanno provocato l’arresto cardiocircolatorio del ventiduenne. Gli inquirenti e le autorità carcerarie non escludono che si sia potuto trattare di un gesto volontario, magari a seguito dell’assunzione di farmaci. La cosa certa al momento è che sul corpo del giovane non sono stati trovati segni di morte violenta, ma è chiaro che soltanto l’autopsia, disposta dalla procura, chiarirà ogni dubbio.

 

Non c’è stato neppure bisogno dell’intervento del 118, il personale sanitario interno ha effettuato il soccorso e poi constatato il decesso del detenuto: "E’ stata avviata un’indagine interna per chiarire l’accaduto — spiega Manuela Ceresani, referente della provveditorato regionale delle carceri —, attendiamo la ricostruzione esatta dell’episodio per prendere gli eventuali provvedimenti".