Ancona, 17 novembre 2010 - Salgono da 24 a 32 i morti sul lavoro nel 2009 nelle Marche rispetto al 2008, anche se nove incidenti sono avvenuti durante il tragitto in auto da casa al lavoro e altri sette su strada. C'è invece una diminuzione del 14% gli infortuni totali (sono 26.239), a fronte di un incremento del 21% delle malattie professionali: 2 mila casi, quattro punti in piu’ della media nazionale. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale regionale dell’Inail, presentato ad Ancona dal direttore regionale per le Marche Bruno Adinolfi.

 

Gli incidenti mortali sul lavoro sono stati quattro in agricoltura (il doppio dell’anno precedente), e 28 nell’industria e nei servizi, contro i 22 del 2008. "Un dato fortemente negativo - ha osservato Adinolfi - che non deve però oscurare un trend decrescente ormai costante, che dal 2003 al 2009 ha portato le Marche dal poco invidiabile secondo posto nella classifica nazionale all’ottavo. Il forte incremento di malattie professionali può essere letto anche in termini di maggiore attenzione alla sicurezza, in un contesto in cui i danni sono dilazionati nel tempo e per questo non fanno notizia".

 

Il maggior numero di infortuni si registra nelle costruzioni, metalmeccanica e trasporti, così come negli anni passati. Il responsabile Inail di Ancona Marco Orelli ha invitato a tener conto che parte dei dati con il segno meno va ascritto ad "una generale diminuzione dell’occupazione, che è difficilmente quantificabile" E in parte spiega la drastica riduzione degli infortuni fra i lavoratori stranieri (23%). Circa il 10% della forza lavoro straniera è clandestina, e circa 2.000 incidenti l’anno non verrebbero denunciati.

 

Gli infortuni su strada incidono per il 16% sul totale: il 74% si verifica in viaggio, quindi andando o tornando dal posto di lavoro. Le Marche, dopo la Puglia, sono la regione a maggior rischio di incidenti stradali, e questo indica la necessità di investire di più nella prevenzione. Per il 2010 l’Inail ha stanziato 60 milioni di euro per incentivi alla sicurezza negli ambienti di lavoro, promovendo anche incontri e corsi di formazione in collaborazione con le università.