Ancona, 5 aprile 2011 - "Violenta, ingiusta e immotivata" la censura. Ed "un attacco alla libertà di espressione". Così l'associazione Mac-Manifestazioni Artistiche Contemporanee, presieduta da Monica Caputo spiega il ricorso al Tar deciso in seguito al 'no' dell'amministrazione comunale alla mostra del bolognese Federico Solmi (artista premio Guggheneim 2009). L'associazione interviene sul divieto all'esposizione, che sarebbe stata in programma dal 10 giugno al 31 luglio al teatro La Mole, per il rischio che l’allestimento potesse "recare offesa alla comunità dei credenti", in vista del Congresso eucaristico, ad Ancona dal 3 all'11 settembre.

 

Da una parte l'associazione, che precisa che è "un casus belli che non esiste, perché nessun’opera blasfema sarebbe stata esposta alla Mole Vanvitelliana di Ancona", dall'altra l'oggetto del contendere: l’opera di Solmi ‘The Evil Empire’, una satira sul potere millenario della Chiesa, che tuttavia, la Mac, d’accordo con l’artista, si era impegnata con una nota integrativa scritta a non esporre, proprio in segno di rispetto per il Congresso eucaristico. Il curatore dell’allestimento, Gabriele Tinti, la Caputo e gli avvocati Cristiano Teodoro e Lorenzo Gnocchini hanno detto che Solmi, presente con sue mostre in tutti i principali musei del mondo - in estate esporrà alla Biennale di Venezia - "non può essere trattato in questo modo".

 

"Abbiamo cercato in tutti i modi di salvare la mostra e trovare una soluzione con il Comune". Ma alla fine, "siamo stati costretti a ricorrere al Tar", che discuterà l’istanza cautelare il 21 aprile.