Ancona, 3 settembre 2011 - Tra i momenti caratterizzanti dell'avvio del 25esimo Congresso eucaristico nazionale di Ancona, il saluto del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, al legato pontificio cardinale Giovanni Battista Re e ai partecipanti dell'incontro del teatro delle Muse dal tema 'L'Eucarestia e la nazione”.

Bagnasco ha esordito dicendo: “Nell’anno in cui il nostro Paese fa memoria dei suoi 150 anni di unificazione nazionale, è importante esplicitare la forza rigenerante dell’Eucaristia, che ha contribuito a plasmare l’identità profonda del nostro popolo ben prima della sua stessa identità politica”.

“L’Eucaristia - ha aggiunto Bagnasco - essendo il centro vitale della Chiesa ha avuto sempre, nella vita dei centri grandi e piccoli disseminati nella nostra Penisola, una indubbia centralità, di cui oggi si avverte ancor più il bisogno di ribadire il primato di Dio e per ritrovare insieme la strada di un bene condiviso”. Secondo il presidente della Cei, il tema del congresso “aiuterà tutti a ritrovare la profondità dell’incontro con Gesù Eucaristia e insieme l’impegno a tradurre questa esperienza in una coerente azione personale e comunitaria. Se infatti ‘nel sacramento dell’Eucaristia Gesù ci mostra in particolare la verità dell’amore, che è la stessa essenza di Dio’, compito della Chiesa è quello di rivolgersi all’uomo, invitandolo ad accogliere con gioia e coraggio il dono di Dio”.
 

Bagnasco ha invitato poi a pregare perché “questi giorni compiano i desideri più autentici per l’edificazione della fede, la testimonianza ecclesiale e per lo sviluppo sociale del nostro amato Paese”.

“E’ per noi tutti motivo di gioia e di incoraggiamento - ha detto ancora Bagnasco rivolto al cardinale Re - poter condividere con Lei i giorni decisivi di questa singolare convocazione ecclesiale, verso cui da tempo guarda l’intera Chiesa che vive in Italia. La storia dei Congressi Eucaristici, del resto, è intrecciata indissolubilmente alla vita e alle trasformazioni del nostro Paese e riflette fedelmente, sin dal primo Congresso Eucaristico di Napoli del 1891, le differenti stagioni civili e religiose del nostro popolo”.

La coincidenza della fede eucaristica e delle evoluzioni storiche, ha proseguito il presidente della Conferenza episcopale italiana, “conferma quanto scrive Benedetto XVI: ‘L’unione con Cristo che si realizza nel Sacramento ci abilita ad una novita’ di rapporti sociali: ‘la mistica’ del Sacramento ha un carattere sociale’, e spinge tutti noi a cogliere le implicazioni tra il culto eucaristico e la vita quotidiana”.

Questo, “è lo scopo dichiarato di una ricca serie di appuntamenti di approfondimento che, insieme ai momenti propriamente detti della preghiera personale e della liturgia, scandiranno le giornate che ci attendono’’.

 

 

LE PAROLE DEL PAPA APRONO L'EVENTO

“La fede della Chiesa è fede essenzialmente eucaristica, che viene nutrita in modo peculiare alla mensa dell’Eucaristia (o nella celebrazione del Sacramento). Ci è piaciuto esprimere questa nostra convinzione nella Esortazione Apostolica postsinodale Sacramentum Caritatis, con la quale abbiamo proposto alcune riflessioni e alcuni impegni morali per suscitare nella Chiesa una nuova fioritura Eucaristica”. Queste le parole (lette nel Duomo di San Ciriaco) con cui Papa Benedetto XVI ha nominato il cardinale Giovanni Battista Re, già prefetto della Congregazione per i vescovi, legato straordinario per il Congresso eucaristico di Ancona e Metropolia, che si è aperto oggi e si concluderà l’11 settembre.

Il cardinale Re è arrivato ad Ancona dal mare (simbolo della vocazione di dialogo e apertura al mondo della città), a bordo di una motovedetta della Capitaneria di porto salpata da Numana. Il sindaco Fiorello Gramillano ed altre autorità lo hanno accolto al porto. Da lì il trasferimento in cattedrale tra gli applausi dei pellegrini.

Ora - ha scritto il Papa - concentriamo le nostre riflessioni su un evento eucaristico di particolarissimo significato, cioé sul XXV Congresso Eucaristico Nazionale d’Italia, occasione propizia di preghiera, di meditazione e di rinnovamento eucaristico”. Il tema proposto, ‘Signore, da chi andremo?’ (Giovanni 6,68) L’Eucaristia per la vita quotidiana’, fa riferimento alle parole rivolte da San Pietro a Gesù e rivela il particolare valore del Sacramento dell’amore nella vita e nell’opera di ciascun credente”.

Benedetto XVI conclude: “Noi stessi, che con ogni diligenza ci impegniamo affinché la fede eucaristica diventi sempre più viva nel popolo di Dio, ben volentieri saremo presenti al Congresso Eucaristico di Ancona nel giorno conclusivo e saluteremo con affetto tutti coloro che vi parteciperanno’’.