Ancona, 10 settembre 2011 - In tema di famiglia, dal Congresso Eucatistico Nazionale emerge un quadro con luci e ombre ma, ammonisce l’arcivescovo di Ancona, monsignor Edoardo Menichelli, “anche se sicuramente le cifre fanno impressione, bisogna stare molto attenti, non si deve dare troppo retta ai numeri”. “Personalmente - spiega in un’intervista all’Osservatore Romano - sono piu’ abituato a guardare agli aspetti positivi e alla speranza che la famiglia custodisce e di cui e’ portatrice che non alle difficoltà”.

“Questa situazione particolare - afferma monsignor Menichelli alla vigilia della visita del Papa che domani concludera’ i lavori del Congresso - credo ci debba impegnare in una sorta di evangelizzazione nuova, che non vuol dire rinnovare l’evangelo della famiglia, tutt’altro, ma rinnovare l’evangelizzazione nel senso di una Chiesa vicina, accompagnatrice, madre, che educa”. “Se assumiamo questo atteggiamento - afferma il presule - la gente ci capisce e accetta anche la parola come dire ‘dura’ del Vangelo, che spesso in certe situazioni familiari puo’ sembrare anche escludente”. “E’ per questo - conclude - che abbiamo pensato a due incontri singolari con il Papa. Uno riservato agli sposi e ai sacerdoti insieme per recuperare un’identita’ vocazionale, per ricapire il comune impegno educativo. E poi un altro incontro ancora piu’ significativo: quello con i fidanzati per manifestare loro la vicinanza della Chiesa”.