Ancona, 21 settembre 2011 - SALMA bloccata e funerale rimandato alla mattina del 23 settembre.  Un fulmine a ciel sereno la decisione comunicata ieri dal medico legale di Torrette ai famigliari di Carlo Sarzana, il sindacalista di Fiom e Cgil scomparso l’altro ieri all’età di 72 anni. Sarzana è stato stroncato da un mesotelioma pleurico provocato dalla respirazione dell’amianto negli anni in cui ha svolto servizio al cantiere navale, dal 1971 al 1977 (è stato anche a capo del consiglio di fabbrica), quando ancora l’uso del minerale-killer era consentito e non si sapeva della sua pericolosità. Sarzana, come decine di colleghi, risultava colpito da malattia professionale e quindi la sua morte è strettamente legata a questo fatto.


DA QUI la decisione del medico legale di effettuare l’autopsia che dovrà confermare le cause del decesso. La famiglia aveva già organizzato la camera ardente e soprattutto fissato il funerale, senza dimenticare la pratica per la cremazione, come richiesto dalla vittima stessa quando in vita. Invece tutto è saltato, all’improvviso, in maniera inaspettata. Una decisione incontrovertibile che però di fatto allunga l’agonia dei cari. L’autopsia è stata eseguita oggi pomeriggio e la salma sarà a disposizione della famiglia solo una volta definiti i risultati dell’esame autoptico, quanto mai delicato.

Di fatto il funerale, inizialmente fissato proprio per questa mattina alle ore 10, è stato per ora soltanto rimandato. A questo punto, vista la dolorosa pratica, la famiglia si è riservata la decisione di avviare una causa contro la Fincantieri, seguendo l’esempio di parecchie famiglie di operai deceduti a causa dell’amianto.


CAUSE che fino a pochi anni fa nessuno voleva avviare e che invece adesso sono riuscite a fare breccia, anche grazie alle consulenze dei sindacati oltre al lavoro di alcuni avvocati che hanno sposato la causa. Intanto alla famiglia di Sarzana sono giunti altri attestati di cordoglio: “E’ un omaggio doveroso — si legge nel comunicato della giunta comunale dorica — per un uomo che tanto ha dato alla nostra città e all’arsenale”.


“Carlo ha rappresentato per il partito di Ancona un punto di riferimento continuo in quanto ad esperienza politica, capacità di analisi e generosità di impegno — afferma Pelosi —. Negli ultimi mesi, nonostante le sue condizioni di salute non gli consentissero di partecipare attivamente alla vita della comunità politica del Pd, la sua attenzione rispetto alle vicende della politica cittadina non è mai mancata, come non è mai mancato il suo contributo, in tutto l’arco temporale della sua militanza politica e sindacale”.