Ancona, 14 ottobre 2011 – Nella notte è morto all'ospedale regionale Torrette di Ancona Roberto Farroni, presidente e direttore del Museo Tattile Omero. Farroni, giornalista pubblicista, aveva 58 anni. E' stato protagonista, promotore ed animatore della cultura in città e nella regione, in particolare nel campo dell'arte.

Ha ideato e realizzato, insieme ad Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, il primo Museo al mondo destinato alla fruizione tattile delle opere d’arte e finalizzato all’accessibilità totale dei beni culturali. A lui si deve in massima parte anche tutto l’iter scientifico e di ricerca che porta oggi il Museo Omero alla Mole Vanvitelliana. Ultimo saluto a Roberto Farroni, domani, alle ore 10, nella Chiesa di San Domenico.

 

Le reazioni

Gramillano - Il sindaco di Ancona Fiorello Gramillano esprime ‘’profondo sconcerto e sincero dolore’’ per la scomparsa di Roberto Farroni. ‘’Uomo di enorme cultura, appassionato di arte, promotore di numerosissime iniziative, e’ stato tra gli attori principali della vita culturale della città - ricorda Gramillano -. Nonostante la sua esistenza sia stata segnata da una grave disabilita’ fisica, Roberto ha avuto il coraggio, la dignità, la forza di portare avanti innumerevoli battaglie sul piano politico, civico, culturale. A favore della crescita culturale del capoluogo e dell’integrazione a tutti i livelli della società delle persone portatrici di handicap’’. ‘’Solo pochi mesi fa - ricorda ancora il sindaco - gli era stato assegnato il prestigioso Premio Rotondi 2011 per l’attività che la struttura museale da lui presieduta ha svolto in passato e in tempi recenti nella salvaguardia e nella diffusione della cultura. Il Museo Omero, grazie a Farroni, è andato a coprire un vuoto nei servizi culturali e sociali, estendendo la propria funzione anche alla promozione e didattica dell’arte e diventando una realtà efficiente e funzionale che accoglie annualmente migliaia di visitatori’’.

Favia (Idv) - ‘’Roberto Farroni era poco più grande di me. Ne ricordo la simpatia, la prestanza, la voglia di vivere e di fare quand’era ragazzo prima dell’incidente. La sua grande tenacia lo ha portato a vivere una vita intensa anche dopo, pur con i limiti della sua condizione fisica: la sua galleria d’arte era un punto d’incontro e di dibattito cittadino’’. Cosi’ il coordinatore regionale dell’Idv on. David Favia ricorda il presidente e direttore del Museo Tattile Omero deceduto nella notte ad Ancona.
‘’Il Museo Omero - seguita Favia - e’ il fiore all’occhiello di Ancona e della vita di Roberto. Abbiamo condiviso la passione per la Cecoslovacchia prima e dopo la caduta del muro di Berlino. Abbiamo condiviso la passione per l’arte e per la cultura: ne abbiamo parlato spesso. Roberto ha dato tanto ad Ancona, come esempio, come operatore e come politico. Ne piango la scomparsa con rispetto e commozione: si e’ spento un grande figlio della nostra citta’’’.

Lodolini (Pd) -  ‘’Apprendo con profondo dolore - queste le parole del segretario provinciale del Pd Emanuele Lodolini - la notizia della scomparsa di Roberto Farroni, avvenuta la notte scorsa’’. ‘’Uomo onesto e appassionato - cosi’ lo ricorda Lodolini - Farroni e’ stato impegnato per anni lavorando con dedizione al servizio della comunita’. Ai familiari desidero esprimere il cordoglio mio personale e di tutto il Pd provinciale’’.

Casagrande - Non appena appresa la morte di Roberto Farroni, la presidente della provincia di Ancona Patrizia Casagrande ha voluto rendere omaggio alla salma presso l’ospedale di Torrette. Per la Casagrande, Farroni è stato ‘’un uomo ostinato e convinto nel condurre fino in fondo tante battaglie sulla fruizione culturale con tutti i sensi e in tutti i sensi. Da presidente e direttore del Museo Omero, ha saputo guidare un lungo percorso che ha portato la struttura di Ancona, unico esempio in Italia, a ottenere il riconoscimento del Parlamento.
A quella tappa, ne sono seguite tante altre di rilievo nazionale e internazionale: dall’inserimento dell’Omero in MaratonArte con lo spot di Andrea Bocelli alle collaborazioni con il Louvre di Parigi o il Museo di Praga. Proprio nella capitale ceca abbiamo condiviso insieme l’emozione di vedere le sculture del Museo Omero illuminate da IGuzzini esposte all’Istituto italiano di cultura di fronte a un pubblico ammirato’’. La Casagrande ricorda che Farroni aveva portato la sua passione per l’arte nel museo tattile di Ancona ‘’che, oltre ai calchi e ai modellini in scala, ospita opere originali di artisti contemporanei. Un’operazione dalle molteplici implicazioni per vedenti e non vedenti: opere da toccare’’, stabilendo ‘’un contatto diretto con la materia plasmata e inaugurando un versante teorico sull’estetica del tatto. Rivolgo un pensiero di profondo cordoglio ai familiari e di gratitudine a Roberto Farroni per tutto cio’ che ha rappresentato per la nostra comunità’’.