Ancona, 16 gennaio 2012 - Renzo Mandolini, il fisioterapista che il 17 luglio 2008 uccise a coltellate l'ex moglie Francesca Lorenzetti a Senigallia, è stato condannato dalla Corte d'Assise d'appello di Perugia a 30 anni di reclusione. Lo ha reso noto il legale dei figli e del compagno della vittima, l’avvocato anconetano Marina Magistrelli.
 

Mandolini era già stato condannato in primo grado a 30 anni di carcere per omicidio volontario, aggravato e premeditato, scatenato dall'ossessione e dall'astio verso l'ex moglie, che nel frattempo aveva iniziato a frequentare un altro uomo.

La sentenza era stata confermata dalla Corte d’assise d’appello di Ancona, prima che su istanza di difensori di Mandolini la Cassazione rinviasse gli atti a Perugia perché riesaminasse il caso. I suoi legali avevano chiesto una nuova perizia sulla base della consulenza del professor Vittorio Volterra, che aveva ritenuto ridotta la capacità di intendere e volere di Mandolini al momento del fatto.

Tuttavia, per il perito incaricato dalla Corte d’Assise di Perugia di valutare il caso, al momento dell'omicidio Mandolini non avrebbe sofferto di alterazioni psichiche tali da configurare un vizio di mente, né totale né parziale. Da qui, dunque, la conferma della sentenza.