Ancona, 28 aprile 2012 - CAMERANO sorge su una delle zone più misteriose d’Italia». Esordisce con una frase dal sapore quasi esoterico Daniele Bossari, autore del servizio “Camerano: un terribile segreto sotto l’altare”, che è andato in onda giovedì sera su Italia uno per il programma “Mistero”. E’ mezzanotte e Bossari si trova in una camera d’albergo sconvolto dopo una giornata di scoperte inquietanti. Inizia così il servizio tanto atteso e seguito da tutti gli abitanti del paese, che ha riportato alla luce in diretta esclusiva il “tesoro” nascosto nella cripta sotto la pavimentazione della chiesa settecentesca di San Francesco, dietro l’altare. Proprio lì la troupe ha trovato resti di ossa umane e una piccola bara in zinco contenente le spoglie di un bambino di diciotto mesi, come confermato dallo studio dei denti, di cui si è conservato solamente il cranio, che presenta ancora alcune tracce di capelli biondi incollati.

«LA MEMORIA POPOLARE tramanda l’esistenza di quella cripta dalla quale si sarebbe potuti penetrare in un complesso labirinto sotterraneo», conferma don Aldo, parroco di Camerano. Di certo però nessuno si aspettava di trovare le ossa di un bambino, sepolto lì circa sessant’anni fa. «Questo paesino sommerso dalla neve assume ancor più il fascino del mistero», ha detto Bossari, giunto a Camerano per il servizio il 2 febbraio scorso, all’inizio della grande precipitazione nevosa che si è abbattuta sulle Marche. Prima di arrivare alla chiesa, Bossari, accompagnato dall’assessore alla cultura Jacopo Facchi, da Luigi Bavagnoli, presidente dell’associazione Teses, team sperimentale esplorazione sotterranei e dal regista Arcadio Cavalli, si è addentrato a esplorare le meraviglie delle grotte che si estendono sotto la cittadina, un dedalo di cunicoli in cui un tempo si svolgevano riunioni massoniche e forse anche riti pagani e dove molte persone hanno avvertito la presenza di fantasmi.

IL CUORE della puntata però ha avuto luogo appunto nella chiesa francescana: armati di tute, mascherine, guanti e ottenuti i permessi, come confermato dall’assessore, gli operai della ditta Ico hanno effettuato un foro sul pavimento proprio dietro l’altare, senza danneggiare la struttura originaria ma riaprendo quella che un tempo era una botola a pavimento.

Una volta calati nel pertugio gli uomini hanno potuto osservare sotto ai loro piedi una stanza di modeste dimensioni con una scalinata al centro e rinvenire ossa sparse e tre teschi che a un primo esame potrebbero risalire al XVIII secolo. Come in disparte, il piccolo feretro del bambino che si è aperto sotto le loro mani. «Tre settimane fa la troupe è tornata a Camerano — ha confermato l’assessore all’ambiente Costantino Renato — Ha esplorato il buco del Diavolo, il territorio misterioso che si trova tra il Poggio di Ancona e la nostra frazione di San Germano. A breve vedremo la puntata in televisione».
 

di Silvia Santini