Fabriano (Ancona), 8 luglio 2012 - IL PULLMAN in bilico a venti centimetri dal dirupo con la cabina dell'autista semidistrutta, l'auto - un'Alfa 146 - in orizzontale a centro strada senza una ruota e con un'intera fiancata schiacciata. Una scena da brividi quella che si è presentata questa mattina attorno alle 8 ai testimoni e ai primi soccorritori per l'incidente avvenuto sulla Statale 76 nelle immediate vicinanze dello svincolo per le Grotte di Frasassi in località Camponocecchio di Genga, fortunatamente con conseguenze molto più lievi di quanto la drammatica immagine facesse intuire.

Tragedia solo sfiorata, in quanto i tre ragazzi fabrianesi che tornavano dalla 'Notte rosa' della riviera romagnola sono stati trasferiti sùbito all'ospedale Profili della loro città, dove i sanitari hanno diagnosticato ferite decisamente di poco conto, mentre i 18 anziani, anche loro fabrianesi, che erano appena partiti per la gita per le Dolomiti, sono tutti rimasti pressoché illesi. Per oltre due ore la Statale in direzione Ancona è rimasta chiusa con code chilometriche soprattutto dei pendolari verso la costa in una mattinata torrida in cui le forze dell'ordine sono entrate in azione per ricostruire la dinamica e liberare la frequentata via di collegamento dove sono in corso i lavori per il raddoppio della sede stradale da parte della Quadrilatero.

Secondo i primi rilievi l'Alfa 146, che procedeva verso Fabriano, avrebbe invaso di colpo la corsia dove viaggiava in direzione Ancona il minibus da 25 posti, forse per un colpo di sonno e per una distrazione del giovane conducente. C'è voluta tutta l'abilità del pilota del torpedone per far sì che l'impatto fosse solo laterale e non frontale e le conseguenze dell'incidente tutto sommato assai contenute nonostante il pullman si sia fermato in bilico a bordo strada. Tanta paura per l'improvviso e violento impatto per i 18 anziani che dopo qualche ora sono saliti su un bus sostitutivo attraverso il quale, una volta recuperati i bagagli, la comitiva organizzata dall'associazione dei maestri cattolici ha potuto riprendere il viaggio appena cominciato verso le Dolomiti. Stavolta, dunque, tutti se la sono cavata con molto spavento e poco altro, ma ecco nuovamente irrompere in cronaca la strada-killer che negli ultimi anni è stata continuamente teatro di eventi drammatici, in molti casi con incidenti mortali.

Alessandro Di Marco