Loreto (Ancona), 4 ottobre 2012 – Il Papa torna a Loreto dove si trova uno dei piu’ grandi santuari del mondo. Benedetto XVI segue le orme del suo predecessore, Angelo Giuseppe Roncalli, Papa Giovanni XXIII, che giunse nella città marchigiana 50 anni fa. La Questura di Ancona ha stimato in oltre 10 mila le persone che sono presenti oggi nel centro di Loreto per la messa del Papa. Di esse solo 5 mila hanno trovato posto nel piazzale della Santa Casa. Gli altri hanno dovuto accontentarsi di vedere passare Benedetto XVI in Papamobile e di ascoltarne la voce dagli altoparlanti.  Ecco la diretta della giornata:

Ore 10.15 Benedetto XVI e’ giunto in elicottero a Loreto. L’apparecchio e’ atterrato nel piazzale del Centro Giovanni Paolo II in localiata’ Montorso. Ad accogliere il Papa l’arcivescovo prelato Giovanni Tonucci e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricala’, in rappresentanza del Governo Italiano. L’arrivo del Pontefice e’ stato salutato dal suono a festa di tutte le campane delle parrocchie della cittadina mariana delle Marche.

Nel centro per la pastorale giovanile voluto da Wojtyla, Papa Ratzinger ha salutato anche il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, e il nunzio apostolico in Italia, monsignor Adriano Bernardini. Erano presenti anche il prefetto di Ancona, Paolo Orrei, dal sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti, il commissario della provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, e il direttore del Centro Giovanni Paolo II, don Francesco Pierpaoli. Il Papa e’ subito partito in auto verso il santuario lauretano.

L’evento principale della breve visita di Benedetto XVI, oggi a Loreto, e’ la celebrazione della messa che avverra’ alle 11 nella piazza antistante il santuario.
Concelebrano con il Pontefice il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo prelato di Loreto, monsignor Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, e monsignor Nikola Eterović, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.

Ore 10.40 Benedetto XVI ha attraversato in Papamobile il piazzale del Santuario della Santa Casa, nel centro di Loreto che e’ interamente gremito dalla folla mentre solo 5 mila fedeli hanno potuto accedere all’interno del Loggiato che contiene la Basilica e il Palazzo Apostolico. Sul sagrato, accanto all’altare preparato per il Papa, anche la statua della madonna di Loreto, una figura austera di colore nero.

Prima dell’inizio della celebrazione ha preso la parola l’arcivescovo prelato, Giovanni Tonucci, che ha ricordato “il vincolo intenso” che lega la citta’ mariana alla Sede Apostolica. Al termine dei saluti, il Pontefice e’ entrato nel Santuario dove lo attendevano il ministro generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori Cappuccini, padre Mauro Johri, da poco rieletto, e dalla comunita’, i suoi frati che custodiscono la Santa Casa e dai Parroci di Loreto. Papa Ratzinger e’ anche entrato nella Santa Casa per l’adorazione del Santissimo Sacramento e per la preghiera alla Vergine di Loreto.

Prima di celebrare la messa sul sagrato della Basilica di Loreto, Papa Benedetto XVI si e’ raccolto in preghiera nella Santa Casa di Nazareth, che secondo la tradizione supportata dagli angeli nella citta’ mariana.
Accompagnato dai cardinali Tarcisio Bertone e Rino Fisichella, dal segretario del Sinodo dei vescovi, monsignor Nikola Eterovic, e dal segretario padre Georg Ganswein, Papa Ratzinger ha attraversato la navata su una pedana mobile, per poi appoggiarsi al bastone, ma e’ apparso sorridente e non affaticato. Ha voluto salutare uno per uno i 40 frati cappuccini della delegazione pontificia e 20 suore dell’ordine francescano di Maria Immacolata. Ha anche trovato il modo di scherzare con il frate piu’ anziano della prelatura: l’arcivescovo di Loreto, monsignor Giovanni Tonucci, glielo ha presentato come il ‘’piu’ anziano’’, ma il Papa gli ha stretto la mano dicendo ‘’Ma no, e’ giovanissimo!’’.

Ore 11, la santa messa “Dove abita Cristo, i suoi fratelli e le sue sorelle non sono piu’ stranieri”. Benedetto XVI pronuncia queste parole davanti alla Santa Casa di Loreto, che la tradizione (confermata da studi scientifici recenti) vuole sia giunta da Nazareth. “Maria - ricorda - ci apre la porta della sua Casa, ci guida ad entrare nella volonta’ del suo Figlio”. Per questo, spiega il Papa, “e’ la fede che ci da’ una casa in questo mondo, che ci riunisce in un’unica famiglia e che ci rende tutti fratelli e sorelle”. “La fede - osserva ancora nella sua omelia - ci fa abitare, dimorare, ma ci fa anche camminare nella via della vita”.

In proposito, il Papa teologo rievoca la prima collocazione italiana, nel 1294, della Santa Casa di Nazareth “sopra una strada”, situazione “piuttosto strana: dal nostro punto di vista, infatti, la casa e la strada sembrano escludersi”. Per Papa Ratzinger, “proprio in questo particolare aspetto, e’ custodito un messaggio singolare di questa Casa”.
Ma la casa di Maria, chiarisce il Pontefice, “non e’ una casa privata, non appartiene a una persona o a una famiglia, ma e’ un’abitazione aperta a tutti, che sta, per cosi’ dire, sulla strada di tutti noi”. “Qui a Loreto - conclude - troviamo una casa che ci fa rimanere, abitare, e che nello stesso tempo ci fa camminare, ci ricorda che siamo tutti pellegrini, che dobbiamo essere sempre in cammino verso un’altra abitazione, verso la casa definitiva, verso la Citta’ eterna, la dimora di Dio con l’umanita’ redenta”.

"Contemplando Maria, dobbiamo domandarci se anche noi vogliamo essere aperti al Signore, se vogliamo offrirgli la nostra vita perché sia una dimora per Lui; oppure se abbiamo paura che la presenza del Signore possa essere un limite alla nostra libertà, e se vogliamo riservarci una parte della nostra vita, in modo che possa appartenere soltanto a noi”. “Ma è proprio Dio che libera la nostra libertà, la libera dalla chiusura in se stessa, dalla sete di potere, di possesso, di dominio, e la rende capace di aprirsi alla dimensione che la realizza in senso pieno: quella del dono di sé, dell`amore, che si fa servizio e condivisione”.

Poi il Pontefice affida a Maria le famiglie preoccupate per il futuro: “Cari fratelli e sorelle, in questo pellegrinaggio che ripercorre quello del Beato Giovanni XXIII - e che avviene, provvidenzialmente, nel giorno in cui si fa memoria di san Francesco di Assisi, vero ‘Vangelo vivente’ - vorrei affidare alla Santissima Madre di Dio tutte le difficoltà che vive il nostro mondo alla ricerca di serenità e di pace, i problemi di tante famiglie che guardano al futuro con preoccupazione, i desideri dei giovani che si aprono alla vita, le sofferenze di chi attende gesti e scelte di solidarietà e di amore”.

Ore 12.20 Nel percorso tra il sagrato del santurio di Loreto e la sagrestia, a conclusione della messa celebrata oggi, il Papa si è intrattenuto brevemente con il cardinal Carlo Caffarra, che assisteva alla celebrazione. L’arcivescovo di Bologna ha parlato in modo serrato con Benedetto XVI, che lo ha ascoltato con attenzione.

Ore 13 Conclusa la messa nel santuario di Loreto poco dopo mezzogiorno, il Papa si è recato al centro Giovanni Paolo II dove pranzerà e riposerà. Prima di lasciare il centro, verso le 16.30, Benedetto XVI saluterà gli organizzatori della visita. Alle 17 parte l’elicottero che lo atterrerà all’eliporto vaticano alle 18.

Ore 15 "Confermando una tradizione ormai consolidata, il Papa ora si ritira a riposare, ma voi potete continuare a chiacchierare, a divertirvi, magari prendete anche il caffè’’. Con queste parole scherzose Benedetto XVI si e’ congedato dai vescovi delle Marche riuniti nel Centro ‘’Giovanni Paolo II’’ di Montorso, dove hanno pranzato insieme con il pontefice. All’incontro, che secondo i presenti si e’ svolto in clima festoso, ha partecipato con il seguito del Papa anche il cardinale Angelo Comastri nella sua qualita’ di arcivescovo emerito della prelatura di Loreto.
Per il menu del pranzo offerto a Benedetto XVI sono stati preparati un antipasto misto seguito da passatelli in bordo, grigliata di carne mista alla brace con fagiolini e patate arrosto, dolci della Pasticceria del Picchio, caffe’ e liquori.

Ore 16.45 In anticipo di un quarto d’ora rispetto al programma previsto, il Papa ha lasciato Loreto intorno alle 16.45. L’elicottero che trasporta Benedetto XVI dovrebbe impiegare un’ora per raggiungere il Vaticano. Il Papa era arrivato attorno alle 10.
Dopo la messa mattutina, il Papa - informa l’’Osservatore romano’ - ha incontrato in sagrestia il sottosegretario Antonio Catricalà e il presidente di Poste Italiane, Ialongo, che gli hanno presentato un francobollo commemorativo per il cinquantesimo del Vaticano II. In papamobile quindi è rientrato al centro giovanile di Montorso, dove sul piazzale era esposta l`autovettura che condusse Giovanni XXIII a Loreto, concessa dal Museo della Mercedes di Stoccarda. Al Papa e al suo entourage è stato offerto un pranzo marchigiano: olive ascolane, passatelli in brodo, carne grigliata e fagiolini. Alla fine anche dolci secchi. Per chi ha bevuto vino, c’era il Rosso del Conero.


“Confermando una tradizione ormai consolidata - ha detto Ratzinger con una battuta riferita dai presenti - ora il Papa si ritra per riposare ma voi potete continuare a chiacchierare e divertirvi e magari prendete il caffè”. Nel pomeriggio, prima del congedo, il Papa ha incontrato i familiari dell`arcivescovo Tonucci e gli organizzatori della visita. Tra i doni consegnatigli nella circostanza, quello del presidente della Regione Marche — cento fogli di carta intestata a Benedetto XVI realizzata a Fabriano con una tecnica antichissima — e la prima delle 50 copie di uno speciale Vangelo realizzato in occasione dell`Anno della fede, presentata dall`amministratore delegato di Tecnostampa e presidente della Confindustria della provincia di Ancona, Giuseppe Casali, e dal vicepresidente delle edizioni artistiche FMR, Fabio Lazzari. Poco prima delle 17, la partenza alla volta di Roma. Si tratta del trentesimo viaggio del Papa in Italia.