Jesi (Ancona), 1 settembre 2013 - "Per noi non è un cambiamento sostanziale, anzi, forse avremo più tranquillità per ragionare meglio, visto che ci stavano mettendo piuttosto fretta". L’avvocato Paolo Tanoni, portavoce della cordata pronta a partecipare all’aumento di capitale di Banca Marche, commenta l’arrivo dei commissari mandati da Bankitalia.

Il commissariamento è stato reso noto venerdì, in concomitanza con l’approvazione del bilancio semestrale in perdita per 232 milioni di euro. "Il mandato dei commissari — spiega Tanoni — è proprio di trovare le condizioni per ricapitalizzare. Quanto a noi, dai trenta imprenditori contattati ho avuto 29 risposte positive: l’orientamento è favorevole all’operazione, che però dipende anche da una serie di dati sulle azioni, sul patrimonio netto, sui diritti di opzione delle fondazioni e dei privati".

Di chi è la risposta negativa?
"Preferisco non dirlo, comunque non si tratta di uno dei nomi che sono già usciti sui giornali".

Dunque ci sono di sicuro Diego Della Valle, Adolfo Guzzini, Francesco Merloni e Iginio Straffi. Però adesso per la ricapitalizzazione potrebbe volerci più di quanto previsto.
"Il rischio esiste, soprattutto dopo la semestrale. Lo abbiamo valutato. Tutto dipende da quattro o cinque variabili, ognuna delle quali ha un suo peso".

La notizia del commissariamento non vi è sembrata un segnale di sfiducia verso il cda?
"No anzi, a me sembra un gesto di sensibilità da parte della Banca d’Italia. Sarebbe stato preoccupante se avessero chiesto a Banca Marche di restituire il prestito agevolato: al conto economico sarebbe mancato un pezzo. I commissari sono stati nominati solo per due mesi, invece di sei come avviene di solito, poi è una sospensione: se tutto tornerà in bonis, con l’aumento del capitale, torneranno gli amministratori. E nella nomina si parla di portare avanti l’opera già iniziata dal cda. Secondo me è un ombrello protettivo".

Sarà una misura efficace?
"Questa è la questione cruciale. Speriamo lo sia. Vedremo come finirà a ottobre".
La situazione è ora all’esame delle fondazioni. "Giovedì sarà convocato l’organo di indirizzo della Fondazione Carisj — dice il presidente Alfio Bassotti — e in settimana mi auguro di incontrare Pesaro e Macerata".

 

 

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