Ancona, 9 ottobre 2013 - Rischia il rinvio a giudizio per rivelazione di segreto d'ufficio il maresciallo dei carabinieri che, tra il 2011 ed il 2012, finse di assecondare la banda che voleva svuotare il caveau della Banca d'Italia di Ancona. Aveva permesso di smascherare la banda che voleva sottrarre 240 milioni di euro, facendo arrestare il maresciallo dei carabinieri Brocca ed il poliziotto Lestingi, ma proprio durante il processo contro i due imputati ed i loro complici i giudici hanno sospeso l'udienza per valutare la posizione del carabiniere che aveva denunciato il complotto.

Quest'ultimo, che su indicazione degli inquirenti aveva rivelato alcuni particolari della banca per restare in contatto con i componenti della banda, non agiva sotto copertura e quindi non era autorizzato a rivelare segreti d'ufficio. A sollevare la questione, l'avvocato Riccardo Leonardi, legale di Lestingi.