Fabriano (Ancona), 28 ottobre 2013 - IN STRADA quasi trecento operai Indesit tra stabilimento di Albacina e i colleghi di Melano. Alle 8,30, approfottando della giornata di cassa integrazione hanno deciso di dare vita alla nuova iniziativa di protesta proprio ad Abacina. Tra cori, bandiere e striscioni, sotto lo sguardo vigile delle forze dell'ordine, i lavoratori hanno prima bloccato il traffico a intermittenza davanti all'unita' produttiva creando diverse code di auto lunghe fino a qualche centinaio di metri, poi si sono diretti in corteo verso il vicino svincolo alla Statale 76 per fare altrettanto. Solo nella tarda mattinata hanno tolto il blocco alla circolazione stradale per l’accesso alla superstrada.

Intanto la Fiom Cgil riferisce che il tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico sul piano di riassetto di Indesit Company, previsto per il 31 ottobre e' stato rinviato e spostato al 4 novembre. La notizia dello spostamento del vertice tra sindacati e il presidente Indesit Marco Milani mette a rischio l'organizzazione della 'marcia su Roma' degli operai. Un rinvio decisamente poco gradito alle parti sociali, “perché – spiega il segretario provinciale Uilm, Vincenzo Gentilucci – non si comprende la motivazione del cambio di data”.

In realtà il disappunto è legato anche e soprattutto alla volontà di portare nella capitale i lavoratori. Se la data non fosse stata cambiata, era tutto proprio per la trasferta di gruppo con già sei pullman gratuiti offerti dai confederali pronti per accogliere gli oltre trecento operai dei sue siti fabrianesi di Albacina e Melano iscritti alla trasferta e al relativo sit in sotto la sede del Ministero durante il summit management- sindacati. Quella di giovedì, infatti, era una giornata perfetta in quanto nei due siti locali è programmata la cassa integrazione, mentre lunedì dovrebbe essere una normale giornata di lavoro e dunque le adesioni sono destinate a
ridursi e la trasferta di massa che torna di nuovo incerta, se non proprio improbabile.

di Alessandro Di Marco