Ancona, 2 dicembre 2013 - FUORI dalla mura del parco della Cittadella, in via Circonvallazione, si trova un grazioso cimitero degli animali: oltre una decina di “tombe”, sembrerebbe quasi tutte di cani, scavate in memoria dei fedeli quattro zampe che ora non ci sono più: l’ultimo gesto di affetto dei loro padroni per ricordare l’amore incondizionato che gli hanno donato i loro amici pelosi. Qualcuno ha scritto anche un messaggio con un pennarello sulla croce,“Lilly sarai sempre con noi. Ti amo”, sotto la foto della propria cagnolina dagli occhi dolci.

Se questo vi può sembrare l’inizio di una storiella che fa sospirare gli amanti degli animali, ci sono altri dettagli che rendono più greve l’atmosfera di questo luogo: qualcosa di quotidiano, inquietante, perfino orrido e ripugnante che lo può far accostare all’omonimo libro di un maestro dell’horror come Stephen King, Pet Sematary. No, qui ancora gli animali non resuscitano con un’anima malvagia, ma se potessero lo farebbero volentieri per fiondarsi contro i responsabili della sporcizia e dell’incuria che affliggono il più importante “polmone verde” nel cuore di Ancona, per giunta vicino al palazzo della Regione Marche.

LE FOTO sono inequivocabili: due water scaricati lì, sotto gli alberi, fra sacchi pieni di fogliame e rami secchi buttati qua e là, vicino a quello che ha le sembianze di un piccolo frigo bar. Uno spettacolo indecoroso, che dovrebbe far riflettere e agire al più presto gli addetti dell’ufficio Verde del Comune e di Anconambiente, anche se, - si può dire per assurdo, considerato che la realtà è tutt’altra cosa - bisognerebbe individuare gli inquinatori, far capir loro (ardua impresa) che non si fa, magari con una applicazione della “legge del taglione”: prelevare quei wc che avevano lanciato tra gli alberi che circondano un importante parco pubblico, lasciarglieli proprio davanti all’ingresso e suonare il campanello per avvertirli (perché, sia chiaro, i maleducati e incivili sono loro).

Ironia a parte, si parla di iniziative che rendano più attrattivo il centro, di migliorare l’accoglienza turistica, quando spesso mancano le premesse di fondo: alla vista di questo angolo di discarica a pochi passi dal centro storico, cosa penserebbe di questo parco un visitatore che s’avventuri oltre i percorsi standard programmati per i croceristi? Si legge “Cittadella” si scrive “WCittadella”.

Stefano Strano