Ancona, 13 dicembre 2013 - Alla faccia della trasparenza. L’Asur Marche non recepisce le disposizioni ministeriali in materia e si prepara a ricevere sonore sanzioni. Curriculum, atti di nomina, incarichi vari, dichiarazioni, ma soprattutto gli stipendi.

L’Asur fa spallucce e continua a demandare la messa in regola della sua posizione. Già la legge 69 del 2009, in materia di semplificazione, aveva stretto le pubbliche amministrazioni in un angolo, obbligandole a pubblicare attraverso i siti aziendali le varie voci in capitolo. Retribuzioni in primis. Poco o nulla è stato fatto, tanto che ancora l’Asur deve dividere la sezione trasparenza per Area Vasta. Chissà come l’Asur Marche penserà di adeguarsi alle recentissime disposizioni contenute nel decreto legislativo 33 del 2013 che, dal 20 aprile scorso, impone un ulteriore giro di vite all’Asur e alle Aree Vaste.

L’intento del legislatore è quello di forzare la mano, obbligando le amministrazioni a mettersi in regola. Rispetto alla legge del 2009, il nuovo decreto si dimostra meno tenero per quanto ruiguarda i tempi, fissando l’obbligo di pubblicare le varie voci sui siti di riferimento entro 180 giorni dalla pubblicazione del decreto.

Ebbene, l’Asur Marche è già morosa dunque, in quanto il quadro generale dei suoi siti, in riferimento alla trasparenza, è ancora legato a gli anni passati. L’Asur parla addirittura di "sito in costruzione", così come fanno altre amministrazioni decentrate, Civitanova in particolare, o Fano, che pubblica un solo stipendio, del direttore generale in riferimento al 2008. Eppure l’Asur promette di regolarizzare presto la sua posizione.

Proprio ieri pomeriggio sulle ‘news’ del sito dell’Asur Marche è comparso un testo dedicato proprio alla trasparenza: "Il Decreto Legislativo 33 del 14 marzo 2013 — si legge sul sito —, segna un profondo mutamento nel rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. Questi ultimi hanno il diritto di conoscere ogni azione della pubblica amministrazione e come questa viene realizzata. Al cittadino, infatti, viene riconosciuto il diritto di ‘Accesso Civico’, quel diritto cioè di essere informato in modo chiaro sulle varie informazioni che riguardano l’attività della pubblica amministrazione. L’Azienda è impegnata nel percorso necessario all’approvazione del Piano Triennale Aziendale per la Trasparenza. Data la complessità organizzativa dell’azienda, si è scelto di procedere per gradi, allo scopo di adempiere al dettato normativo in forma concreta e non per mera esecuzione formale".

Belle parole che i cittadini attendono che vengano messe in pratica. Oggi, chi volesse controllare gli stipendi dei dirigenti della sanità regionale consultando il sito dell’Asur, si trova davanti barriere, a volte insormontabili, e dati vecchi e incompleti.

Pierfrancesco Curzi