Ancona, 22 gennaio 2014 - E adesso scattano le denunce. Contro ignoti, ovviamente, ma è l’unica cosa che la Regione può fare dopo aver letto gli articoli del Carlino su come è ridotta la vecchia sede dell’Aptr.

Vetri rotti, luride coperte ammassate sul pavimento a mo’ di giaciglio, rifiuti e avanzi di alimenti gettati a terra e un tanfo di urina e sudiciume impregnati nella moquette. Dopo un primo sopralluogo, ieri il Carlino è ritornato nella sede dell’ex ufficio dell’Azienda di promozione turistica regionale (Aptr) poi denominato servizio di Informazione e accoglienza turistica (Iat): un immobile di pregio in via Thaon di Revel con vista panoramica sul Passetto che è diventato negli ultimi mesi una sorta di «lussuosa» stamberga per vagabondi e senza fissa dimora.

Queste nuove fotografie aggiungono particolari che diventano ancora più squallidi e degradanti vicino alle «spoglie» di quello che per decenni è stato uno spazio di promozione e accoglienza turistica di punta per le Marche e il suo capoluogo: tra una padella, alcune paia di scarpe, buste di plastica sparse qua e là, barattoli di cibo in scatola, un fornelletto a gas, una piccola moka, cicche di sigarette e lattine di birra in terra, c’è un polveroso «zerbino» di vecchi poster scoloriti della Regione Marche stratificati vicino all’ingresso. C’è ancora perfino il macchinario per smarcare il tesserino-badge utilizzato dagli impiegati e il secchio con spazzolone per pulire i pavimenti.

In quella che era la sala riunioni, poi, la targa «Marche Turismo» sulla porta introduce un ambiente desolato e spoglio che, con gli uffici al piano superiore, è stato trasformato in un altro dormitorio di fortuna. La Regione, a tutela del bene, ieri ha sporto denuncia ai carabinieri contro ignoti, per la sporcizia e il danneggiamento di un vetro arrecati da queste persone. L’immobile di via Thaon di Revel ha un valore considerevole ed è deprimente vederlo in queste condizioni, degradato a fatiscente contenitore di disperazione umana, svilito a precario rifugio di senza tetto (che, invece, andrebbero ospitati in centri con strutture e personale adeguati): «E’ un gioiello — dice l’assessore regionale al Patrimonio Pietro Marcolini — e c’è un bando di vendita, con la speranza di poterlo alienare e utilizzare i fondi ricavati dalla compravendita per l’housing sociale. Quello che è accaduto nella sede dell’Aptr è l’ennesimo esempio di tensione sociale e abitativa che sta vivendo il nostro territorio. Abbiamo già effettuato un sopralluogo per verificare la situaizone e potenzieremo i controlli».

Una situazione, insomma, che diventa sempre più difficile, ed è per questo che la prossima settimana sono previsti l’incontro tra lo stesso Marcolini e l’assessore regionale all’edilizia pubblica Antonio Canzian e una riunione con l’Erap: la Regione ha messo a disposizione 30 milioni di euro di finanziamento per tutti quei Comuni che stanno vivendo una forte emergenza abitativa.

Stefano Strano