Filottrano (Ancona), 10 febbraio 2014 – “Pubblicità sessista? No, è ironica e casomai ridicolizza l'uomo”. Parola di Luca Paolorossi, il sarto di Filottrano la cui campagna pubblicitaria per far conoscere il suo atelier ha generato una miriade di polemiche. Sullo sfondo bianco del manifesto si staglia una donna nuda che stira i pantaloni del suo uomo proprio lì accanto, occhi bassi in boxer mentre legge un giornale in attesa che lei abbia finito di compiere il suo 'dovere', un contenuto ritenuto volgare e sessista dai più, già segnalato allo Iap, l'istituto dell'autodisciplina pubblicitaria.

“Non volevo limitarmi a fare pubblicità al mio tessuto, ma non si tratta di certo di un insulto alla donna considerata come un oggetto, anzi, l'immagine è dello stilista Tom Ford e a suo tempo aveva avuto un enorme successo negli Stati Uniti”, ha continuato Paolorossi. La furia degli indignati su Facebook, però, tra cui le donne di 'Se non ora quando Osimo' e 'Il tempo delle mamme di Ancona e dintorni', da cui è partita la vera e propria protesta, non si placa affatto: lo stereotipo della donna oggetto emergerebbe eccome e decine di persone ne hanno chiesto la rimozione.