Ancona, una app contro bulli e spacciatori. Segnalazioni dei cittadini in un clic

Il nuovo strumento della polizia: foto, video e messaggi in tempo reale

Un poliziotto fa vedere la App

Un poliziotto fa vedere la App

Ancona, 9 febbraio 2018 - La polizia diventa sempre più smart e al passo coi tempi e lancia una nuova applicazione per segnalare in tempo reale atti di bullismo e spaccio di droga. La nuova app, ‘You Pol’, è stata presentata ufficialmente ieri nelle questure dei capoluoghi di regione dopo che per alcuni mesi era partita la fase sperimentale nei territori di Milano, Roma e Catania, uno per ognuna delle zone del Paese. I risultati molto positivi della sperimentazione – dal mese di novembre l’applicazione è stata scaricata da 20mila persone e sono giunte alle centrali operative delle tre città oltre 300 segnalazioni – hanno convinto i vertici centrali sulla bontà dell’esperimento e sull’immediata messa in atto.

Da ieri, dunque, ‘You Pol’ è scaricabile e già attiva. La presentazione per le Marche è avvenuta ieri nella questura di Ancona, con Oreste Capocasa, il questore, che ha caldeggiato l’iniziativa. Per ora si tratta di segnalazioni legate a due reati particolari e che interessano in particolare i giovani (bullismo e droga), ma non è detto che le segnalazioni possano riguardare altri episodi gravi, al punto da richiedere un approfondimento da parte delle forze dell’ordine. La neonata applicazione è facilmente scaricabile sia da I-Phone che da Android e consente alle persone che lo faranno di registrarsi, ma anche utilizzarla nel più totale anonimato. Sono i giovani i maggiori fruitori delle nuove tecnologie e gli smartphone rappresentano ormai un oggetto a cui fanno totale riferimento. Foto, video e messaggi potrebbero rappresentare il modo per mettere più facilmente in contatto le nuove generazioni con la polizia, a loro tutela. Un atto di bullismo in classe, ad esempio, filmato da uno dei presenti e girato alla centrale operativa che a quel punto vaglierà la segnalazione, cercando di capire la veridicità dell’episodio. Lo stesso si può dire di alcune persone osservate mentre si appartano in una zona buia della città per scambiarsi qualcosa. È chiaro che video, foto e messaggi potrebbero anche, all’occorrenza, trasformarsi in materiale probatorio nel caso di denunce.

Prima di questo sistema al passo coi tempi, tutti passavano attraverso il numero di telefono che si collega alla centrale operativa, il famoso 113. Questo sistema accorcia la pratica e al tempo stesso la integra, fornendo un modo più immediato ed efficace di contatto. A seconda del punto in cui viene inviata la segnalazione, il materiale arriverà direttamente nella questura territoriale di riferimento, ma sarà possibile inviare anche le geolocalizzazioni per avere maggiore precisione. Come accennato in precedenza, le segnalazioni saranno vagliate con cura dal personale di polizia per capire la veridicità delle medesime, da qui l’esortazione a non inviarne di false, tanto per un gioco o uno scherzo.