Sgarbi boccia le nuove isole di Corso Garibaldi

Il critico d'arte: "Sono brutte, stupide e sbagliate. Così si mortifica il centro"

Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi

Ancona, 6 dicembre 2016 - CHE COSA NE PENSA un cultore del bello come Vittorio Sgarbi dei nuovi arredi di corso Garibaldi? Indovinate un po’. «Brutti, stupidi, sbagliati». Così, tanto per gradire. Il critico d’arte più celebre e temuto d’Italia ha con Ancona un rapporto conflittuale, per così dire, e sarebbe stato difficile presumere che un ‘riavvicinamento’ potesse essere determinato dagli oggetti in questione. Ma dopo averli visti, anche se solo in fotografia, Sgarbi non si può trattenere dall’esprimere un giudizio che, almeno questa volta, sarà condiviso da molti.

Professor Sgarbi, ancora una volta Ancona non l’ha fatta giusta? «Ancona è una città che ha sempre il passo sbagliato, qualsiasi cosa faccia. Persino col Caravaggio».

Figuriamoci con dei banali arredi urbani...

«Ma questo è un allestimento inerte, morto, che non mostra alcuna sensibilità. Non valorizza affatto la città, anzi, la mortifica. Questi arredi sono brutti esteticamente, è sbagliata la parte in cristallo, e in più coprono parte delle facciate dei palazzi. Sono sbagliati, direi persino stupidi. Potevano andare bene in una città nuova, che so, in Sudafrica. Non ad Ancona, città ricca di importanti monumenti».Bocciatura su tutti i fronti, quindi?

«Certe cose è meglio non farle. Meglio non fare niente, piuttosto».

Neanche portare un Caravaggio?

«Quella è una patacca, anche se storicamente interessante».

Ma qual è il nostro ‘problema’?

«Non lo so, ma ripeto: Ancona ha sempre il passo sbagliato. Io iniziai le prime polemiche al tempo della riapertura del Teatro delle Muse, con quell’orribile restauro. Potevano fare come con la Fenice di Venezia o il Petruzzelli di Bari. Poi è venuta quella statua sul femminicidio, Violata. Poi i danni fatti ai gradini del Monumento ai Caduti del Passetto. Poi un Caravaggio che non è un Caravaggio. Forse c’è una mancanza di sensibilità».

Troppi errori?

«Sembra che io abbia qualcosa contro Ancona, ma non è così. Non ho nessuna animosità nei confronti della città. Ma gli anconetani cosa dicono di questi nuovi arredi in corso Garibaldi?».

Non piacciono molto, per usare un eufemismo...

«Ecco, almeno stavolta non si dirà che Sgarbi ce l’ha con Ancona».

Forse la ‘pace’ potrebbe essere siglata con la mostra su Nicola di Maestro Antonio di cui si parlò tempo addietro...

«Sarebbe qualcosa che farebbe parlare di Ancona. Io faccio cose in tutte le Marche, e ottengo sempre dei riconoscimenti, anche da persone a cui non sto simpatico».

Quindi per il grande pittore anconetano lei sarebbe disponibile?

«Sì. E adesso faccio gli auguri di buon Natale agli anconetani. E ad Ancona. Speriamo che se la cavi».