Ancona, un regolamento di conti tra baby gang al Piano

Rissa in corso Carlo Alberto, erano tutti ragazzini

COME IN UN FILM Le immagini filmate della rissa dell’altro pomeriggio davanti a tutti. I frame sono poco nitidi ma rendono bene l’idea della violenza usata

COME IN UN FILM Le immagini filmate della rissa dell’altro pomeriggio davanti a tutti. I frame sono poco nitidi ma rendono bene l’idea della violenza usata

Ancona, 21 febbraio 2018 - ​Era ancora una volta tra ragazzini la rissa scoppiata intorno alle 15.30 di lunedì, lungo corso Carlo Alberto nel quartiere del Piano, davanti al locale di distributori automatici di bevande aperto 24 ore e divenuto pure un luogo di ritrovo per alcune persone. Coperto per quando piove, per nulla sorvegliato da persone fisiche ma solo da telecamere, si rivela una manna dal cielo per alcuni.

Era il primo pomeriggio quando i quattro giovanissimi, poco più che maggiorenni e tutti già noti alle forze dell’ordine, hanno iniziato a litigare dopodiché, due di loro, si sono presi improvvisamente a calci e a pugni davanti a passanti e automobilisti senza un apparente motivo. La rissa si è spostata quindi in mezzo al corso, dopo aver attraversato la strada, tra l’incredulità di quanti si trovavano a passeggiare. Qualcuno, nel vedere quei calci volanti e quei violenti cazzotti diretti al viso, ha chiamato la polizia e sul posto è poi intervenuta una Volante. Nel frattempo però, tre di loro erano riusciti a far perdere le proprie tracce. I ragazzini, tutti stranieri e italiani di seconda generazione, alcuni anche con precedenti per rapina, non sono nuovi a episodi simili tant’è che fanno parte di vere e proprie baby gang che cercano di fare da ‘padroni’ del quartiere. Visi noti, che si vedono spesso in giro, a qualsiasi ora del pomeriggio e spesso anche della notte. Capetti di quartiere che cercano di vivere la vita dei ‘grandi’ delinquenti con il rischio di potersi ‘scontrare’ anche con loro perché eccessivamente sicuri di se stessi. Non è infatti difficile notarli tra via Fiorini, via Giordano Bruno e Largo Sarnano, bere birra presa al market e venire avvicinati da altri giovanissimi che poi, dopo qualche minuto, si allontanano.

Visi noti, che fanno parte di gruppetti di ragazzini che spesso vengono a formare un’unica compagnia. Tra i testimoni della rissa, c’è anche chi si è trovato a immortalare quei momenti di follia purtroppo non nuovi a quel tratto di corso Carlo Alberto. Risse che non sono inoltre sporadiche. "A volte – spiega qualcuno – si innescano per poi spegnersi poco dopo. Non c’è nemmeno il tempo né la voglia di chiamare la polizia o i carabinieri. Vien da pensare: ‘Che se la sbrighino tra loro e finisca come deve finire’. Ma tra adulti e ragazzini – viene aggiunto – non se ne può più. Aggiungiamoci poi quelli che bevono e le prostitute.

Un pattugliamento fisso, magari da parte della polizia municipale o dell’Esercito, è necessario per salvaguardare ogni grande sforzo che il quartiere fa, ottenendo risultati che poi, con episodi simili, vengono rovinati».