Ancona, bambino di 5 anni morto, il padre disoccupato da 5 mesi

Besart Imeri era saldatore. La madre del piccolo è incinta di 7 mesi del terzo figlio. Il sindaco di Cupramontana. "C'erano problemi, ma mai avrei pensato a tragedia simile"

I carabinieri sul luogo della tragedia (foto Binci)

I carabinieri sul luogo della tragedia (foto Binci)

Cupramontana (Ancona), 5 gennaio 2018 - Besart Imeri aveva perso il lavoro da circa cinque mesi come saldatore alla Cab plus di Monsano. Come lui anche suo padre, nonno del piccolo di 5 anni che ha perso la vita ieri a Cupramontana. Giorni difficili, una famiglia numerosa da mantenere, il terzo figlio in arrivo: la moglie di Besem è al settimo mese di gravidanza.

Una «famiglia che non ha dato mai particolari problemi – commenta il sindaco Luigi Cerioni arrivato sul posto incredulo dell’accaduto poco dopo il vicesindaco Anna Ricci –. So che c’erano delle difficoltà, ma avrei potuto pensare ad un fatto del genere su cui comunque prima di dire qualsiasi cosa bisogna attendere le indagini. Sarà la giustizia a fare il suo corso. Ma di certo questa è una tragedia per una comunità come la nostra già provata dal lutto di Mariya Iskra (la ragazza di 19 anni, di origini ucraine ma da oltre dieci anni a Cupramontana, trovata morta il 13 ottobre dopo sei giorni di ricerche in lungo e in largo per le campagne del paese)».

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Besem è descritto da chi lo conosce come una persona molto legata alla sua numerosa famiglia (ha almeno due fratelli) e ai suoi figli in particolare. L'aver perso il lavoro con una famiglia così da mantenere (anche i genitori vivono qui ma senza un reddito fisso) deve essere stato un colpo terribile per loro. 

I vicini al massimo li conoscono di vista. Più conosciuto il fratello diciassettenne dell’indagato, studente e molto legato al fratello maggiore. «Ero qui perché ero venuto a cena da mia nonna che abita sopra l’appartamento dove è avvenuta la tragedia e ho visto un gran dispiegamento di forze dell’ordine – racconta un ragazzo arrivato sul posto poco dopo la tragedia –. Non capivo cosa stesse accadendo. Conosco un po’ il fratello del presunto omicida e so che il nonno del bimbo che vive con loro ha alcuni problemi, ma mai mi sarei aspettato tanto». 

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Ieri sera tanti i vicini in strada a cercare di capire cosa stesse accadendo. «Un incidente?» hanno pensato subito. Poi l’incredibile, pur se costellata di interrogativi, scoperta che si sarebbe potuto trattare di omicidio. «E’ incredibile, ammazzare un figlio mentre stai attendendo che, a giorni, nasca un suo fratellino». Di fatto la famiglia di origini macedoni nonostante vivesse oramai da anni a Cupramontana non sembra essere molto integrata in paese.