Lanciano bomba carta per vendetta, caccia a 2 ragazzini in scooter

Raid intimidatorio all’alba in una pasticceria-laboratorio di Vallemiano

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Ancona, 17 ottobre 2016 -  Una bomba carta per vendetta, lanciata da due ragazzi probabilmente di non più di 20 anni, dentro il laboratorio della pasticceria ‘Gola D’Oro’ di Vallemiano. Un vero e proprio blitz scattato all’alba di ieri, intorno alle 6.15. Un episodio che, stando alle indagini di carabinieri e polizia intervenuti subito sul posto insieme agli artificieri, è stata la conseguenza di un rimprovero avvenuto due ore prima da parte di uno dei due titolari dell’attività nei confronti di un gruppetto di ragazzi che, nella calca della fila di giovani che stavano attendendo di poter prendere le paste, forse spintonandosi, avevano rotto il vetro di una piccola finestra vicino all’entrata.

Il titolare è quindi intervenuto rimproverando in particolar modo due ragazzi più esuberanti degli altri. Una ramanzina che non è andata giù ai due giovani che, probabilmente, si sono sentiti ‘umiliati’ agli occhi degli altri ragazzi presenti. Stizziti, se ne sono andati via in motorino come se nulla fosse. Tutto ciò era accaduto intorno alle 4. 

E’ poco dopo le 6 però, quando nella pasticceria non vi erano più clienti, che un botto fragoroso ha terrorizzato i pasticceri che stavano lavorando nel laboratorio. Una bomba carta era stata lanciata all’interno, proprio da quella finestrella rotta poco prima, colpendo una delle seggiole in metallo utilizzate dai clienti in attesa e forandola come fosse stata trapassata da un proiettile. Tutto il personale del laboratorio è accorso all’ingresso riuscendo poi a notare la figura di due giovani che scappavano in sella allo scooter risalendo per via Fano. Nella zona non vi sono telecamere e la descrizione dei due ragazzi purtroppo non è ricca di dettagli.  GLI INVESTIGATORI tendono però a collegare i due episodi: la finestra rotta alle 4 e la bomba carta lanciata due ore più tardi a mo’ di vendetta per essere stati rimproverati di fronte a tutti. Sul posto sono intervenuti anche gli artificieri della questura impegnati poi nel cercare di capire come fosse stato costruito l’ordigno e quanto esplosivo vi fosse all’interno. Probabile che sia stato assemblato con più petardi. Di certo c’è il fatto che se avesse per caso colpito qualcuno, l’avrebbe ferito gravemente essendo riuscito a bucare una sedia in metallo. Indagini che proseguono nel tentativo di risalire all’identità dei due autori. Utili potrebbero essere le testimonianze di coloro che si trovavano alla ‘Gola D’Oro’ quando la finestrella è stata spaccata.