Ancona, i bulli a Monica. "Perché esisti, cicciona?"

La studentessa 15enne in tv: alcuni ragazzi che l’offendevano si sono scusati

I genitori di Monica insieme a Pablo Trincia

I genitori di Monica insieme a Pablo Trincia

Ancona, 24 gennaio 2018 - La chiamavano «zeppola», «Malpelo» per via dei suoi capelli rossi, le urlavano «Perché esisti, cicciona? Sei uno sbaglio della natura», sia a scuola che nel treno per arrivarci e poi per tornare a casa, di nuovo. Le tiravano gli auricolari, la sciarpa. Poi quelle battute a sfondo sessuale. E’ successo durante l’anno appena terminato ma già alle scuole medie era finita all’ospedale tre volte per i maltrattamenti subiti dai compagni: una volta l’avevano strattonata per lo zainetto, un’altra le avevano tirato le pigne. 

Oggi è riuscita a raccontare tutto. Monica, 15enne anconetana che frequenta l’istituto «Einstein-Nebbia» di Loreto, si è mostrata davanti alle telecamere durante la puntata dedicata al suo caso nel nuovo programma «Mai più bullismo» condotto da Pablo Trincia andata in onda lunedì sera su Rai 2. E’ stata la mamma Manuela a chiamare la redazione. Monica e il conduttore si sono incontrati al Passetto per parlare, dopo un breve saluto al centro di pattinaggio dove la giovanissima si allena. Poi Trincia ha parlato con i genitori e chiesto il consenso per munire la 15enne di uno zainetto con la telecamera nascosta, come da prassi del programma, per registrare gli insulti dei compagni. Il video-racconto, opportunamente oscurato per celare l’identità dei minori, è stato mostrato proprio alla mamma e al papà per primi. Il padre, nonostante sapesse tutto, aveva le lacrime agli occhi.

Poi Trincia ha raggiunto il dirigente scolastico Gabriele Torquati che ha preso visione allibito. Passano le ore intanto e per farle un regalo nel giorno del suo compleanno la ragazza è stata invitata negli studi di Roma dove ha incontrato il suo idolo, il cantante Sergio Sylvestre, vincitore della 15esima edizione di «Amici», vittima anche lui di bullismo da piccolo. A metà storia la scivolata, l’imprudenza come l’ha definita il conduttore: la mamma ha risposto ai messaggi sulla chat dei genitori della classe su Whatsapp, lasciati appunto da quelle persone arrabbiate per non essere state informate della presenza delle telecamere asserendo poi che spesso era Monica a provocare i loro figli. 

La ragazza, come ha spiegato la mamma, soffre di un disturbo legato al comportamento e spesso, se provocata, diventa aggressiva. Per tale motivo è stata affiancata da un’insegnante di sostegno. Solo 7 su 24 ragazzi due settimane dopo, come vuole il programma, si sono presentati all’incontro con Monica e il conduttore per vedere il filmato e discuterne a scuola. Hanno chiesto scusa. Nell’ultima parte della puntata quei ragazzi hanno raggiunto Monica in cucina all’alberghiero per apprendere divertendosi una lezione dallo chef loretano Errico Recanati, il più giovane cuoco stellato marchigiano.