Mamma morta, i funerali di Carmen e del suo Mattia. Le foto

L'addio alla 24enne di Senigallia deceduta all'ospedale di Fano e del suo bimbo morto in grembo. Intanto l'autopsia non chiarisce i dubbi

Senigallia, il funerale di Carmen e del suo piccolo Mattia (Foto Effimera)

Senigallia, il funerale di Carmen e del suo piccolo Mattia (Foto Effimera)

Senigallia (Ancona), 13 agosto 2016 - Carmen e Mattia, ieri l’addio tra palloncini e rose bianche. I funerali ieri, in Cattedrale a Senigallia (FOTO). Nel sagrato, i parenti e don Giancarlo Cicetti. La cerimonia funebre è iniziata in un silenzio surreale, rotto dal pianto delle persone presenti nelle prime file confortati dalle parole del parroco: «Quando Ciro, Fiorella e Francesco questa sera torneranno a casa e saranno sopraffatti dal dolore, dovranno credere e nel loro cuore si accenderà la luce della fede. Lo spirito di Carmen vi aiuterà a godere della vita in un modo diverso».

Gli occhi lucidi dei presenti fissati sulla bara bianca. I pensieri agli ultimi momenti di vita della 24enne, morta all’Ospedale Santa Croce di Fano dove si era recata per effettuare per gli esami e fissare l’appuntamento per il taglio cesareo. Dagli accertamenti, la terribile notizia, il feto era già morto, Mattia non sarebbe mai venuto al mondo. Poi il ricovero e il decesso di Carmen nel tentativo di espellere il feto senza vita.

All’uscita, la bara è stata accolta da un lungo applauso, poi, sono stati lanciati in cielo i palloncini bianchi. La tumulazione è stata effettuata dopo la cerimonia funebre al cimitero di Chiaravalle (Ancona).

L'AUTOPSIA. L'autopsia, eseguita ieri e disposta dalla procura della Repubblica di Pesaro a cui ha presentato denuncia il marito della donna, il 22enne Francesco Miro, non ha evidenziato alcuna negligenza medica o cause chiare della morte. Sarà l'analisi dei tessuti e dei liquidi a fornire qualche risposta. Dodici le persone indagate. Intanto, ha ultimato il proprio lavoro anche lo staff sanitario che, insieme agli ispettori sanitari inviati dal ministero della Salute, ha ripercorso tutte le fasi dell'assistenza prestata alla giovane mamma interrogando medici e ostetriche. Il procuratore Manfredi Palumbo ha spiegato che "non sono emersi in nessuna maniera e in nessun momento comportamenti dei sanitari difformi dal protocollo da seguire in casi di questo tipo". L'indagine sulla morte della giovane partoriente è stata affidata al sostituto procuratore Giovanni Narbone.