Ancona, medico denunciato per ricettazione: "Non sapevo di vivere in una villa museo"

"Aprirla? No, è una casa privata"

Un particolare della villa-museo

Un particolare della villa-museo

Ancona, 21 novembre 2017 - Da 13 anni vive in una ‘casa museo’ (FOTO), dove i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale hanno catalogato oltre 100 reperti, ma quando l’ha acquistata nel 2004 non sapeva del grande valore dei tesori archeologici, architettonici e storici che contiene. Archi, colonne, stemmi araldici, recuperati da chiese e palazzi nobiliari distrutti dai bombardamenti, sono stati letteralmente inglobati nel villino, costruito o comunque ristrutturato in maniera radicale subito dopo la seconda guerra mondiale dal professor Gastone Giorgi, appassionato d’arte e di storia. L’attuale proprietario della casa di via delle Palombare, un medico denunciato suo malgrado per ricettazione, è in realtà il terzo proprietario della ‘casa museo’, che Giorgi aveva venduto nel 2000 a un’altra persona. Questa, a sua volta, aveva venduto la proprietà al medico. 

Cosa farà ora che ha saputo della presenza di tanti reperti?  «Se dipendesse da me farei in modo che venissero portati via. Un eventuale vincolo renderebbe molto più difficile vendere questa casa».   

Sarebbe disponibile ad aprire la sua casa al pubblico?  «No, questa è una casa privata. Non ho avuto alcuna remora ad aprire i cancelli del giardino, dove è stato riprodotto un villaggio medievale. Molte persone che abitano nei dintorni mi hanno chiesto di poterlo ammirare, perché ricordavano di averci giocato da bambini, ai tempi del professor Giorgi. Un conto, però, è il giardino, altra cosa è avere persone che entrano in casa».   

Gli esperti hanno citato l’esempio della Torre De Bosis di Portonovo, dove periodicamente sono autorizzate visite, non si potrebbe fare la stessa cosa?  «La situazione è diversa, perché qui ci abitiamo stabilmente».

Quando è nato l’interesse degli esperti per questa casa?  «Da quando abito qui, ricordo solo che di recente una amica mi chiese di poter visitare l’interno. Arrivò con una decina di persone e alcuni fecero fotografie. Rimasi sorpreso di tanta mobilitazione, ma nei giorni scorsi alcuni vicini mi hanno detto che, prima del mio arrivo, anche la Rai fece un servizio sulla villetta. L’interesse per il giardino, invece, c’è sempre stato».