Falconara, furto da film alla Bilancioni. Rubati abiti per centomila euro

Cinquecento pezzi appena tornati dallo show room di Milano

Valerio Bilancioni, amministratore delegato dell'azienda di Falconara

Valerio Bilancioni, amministratore delegato dell'azienda di Falconara

Falconara (Ancona), 28 aprile 2017 - Ciak si gira… il furto nell’azienda Bilancioni. E’ stato un colpo da «film americano», come lo ha definito lo stesso amministratore delegato Valerio Bilancioni, quello messo a segno nell’azienda di via dell’Artigianato che produce abbigliamento di lusso, durante il ponte del 25 aprile: il bottino, oltre 500 capi d’abbigliamento del campionario autunno inverno 2017-2018, è stimato in oltre 100mila euro. Gli abiti erano appena tornati dallo show room di Milano a conclusione della campagna di vendita.

I ladri hanno letteralmente scalato il capannone industriale appoggiandosi sulla caldaia esterna e poi, utilizzando la manichetta del sistema antincendio, dopo aver rotto un lucernaio sul tetto si sono calati al centro del magazzino, nell’unica zona non coperta dagli allarmi volumetrici. Hanno ripulito tutti gli stendini con gli abiti appesi, che sono finiti in grosse sacche, poi sono risaliti da dove erano entrati. Probabilmente avevano lasciato un mezzo di trasporto a 500 metri di distanza, davanti all’azienda limitrofa: lo hanno raggiunto e sono scappati con il lussuoso ‘malloppo’. Del furto il custode si è accorto mercoledì mattina, quando il personale è tornato al lavoro dopo il ponte del 25 aprile.

«E’ il quarto furto che subiamo in poco più di due anni – commenta l’ad Valerio Bilancioni – ma stavolta i ladri si sono superati: hanno portato via tutto e hanno agito come in un film americano, evidentemente erano molto bene organizzati. Colpi simili sono stati messi a segno in aziende calzaturiere marchigiane». Sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno proceduto ai rilievi e ora conducono le indagini per risalire agli autori del furto. Purtroppo in zona non ci sono telecamere e le poche impronte lasciate sono quelle di una scarpa, ‘stampata’ con il fango su un mobile del magazzino.

«Ho molta stima per le forze dell’ordine, ma nonostante impegno, volontà e determinazione, le autorità non hanno gli strumenti normativi per fermare la criminalità – è lo sfogo di Bilancioni –. La sicurezza di noi imprenditori è lasciata a noi stessi: le grandi aziende possono sostenere costi alti per dotarsi di sistemi efficienti, ma le piccole e medie aziende come fanno?». In un periodo di crisi economica «sembra che l’Italia, anziché attirare investimenti e finanze, attraggano solo criminalità dall’estero». La Bilancioni, che dà lavoro a 50 persone, dopo ogni furto si è dotata di sistemi di sicurezza sempre più sofisticati e ora sta valutando anche l’installazione della videosorveglianza.