Ancona, incendio in un’altra chiesa. Incubo piromane

Dopo Varano e 'Sacramento', danni anche agli 'Scalzi' in piazza del Senato

I vigili del fuoco all’interno della chiesa del Sacramento

I vigili del fuoco all’interno della chiesa del Sacramento

Ancona, 20 ottobre 2017 - Anche la chiesa degli Scalzi, affacciata su piazza del Senato, finisce nel mirino dei vandali incendiari. Martedì poco dopo le 11 sono state appiccate le fiamme alla tendina che copriva un confessionale, finita in cenere. Ad accorgersi del rogo è stato il sacrestano, che è riuscito a spegnere le fiamme e ha segnalato l’episodio ai carabinieri. Del caso si occupano i militari del Nucleo di tutela del patrimonio culturale, guidati dal maggiore Carmelo Grasso, che hanno già acquisito i filmati delle telecamere installate nella zona, per cercare di ricostruire il percorso seguito dal vandalo.

L’impresa non appare semplice, perché martedì mattina nella zona e in quell’orario sono passati tantissimi turisti. Gli elementi raccolti per il rogo della Chiesa degli Scalzi potrebbero però essere incrociati con quelli relativi all’altro rogo in chiesa di martedì, quello del Santissimo Sacramento, segnalato attorno alle 11.30, su cui indaga la Digos. In questo caso a essere incendiata è stata una tovaglietta d’altare.

Non è escluso che la stessa persona possa essere passata prima in piazza del Senato, per poi discendere via Pizzecolli e via Gramsci fino a raggiungere la chiesa del Sacramento. Seppur classificati come atti vandalici, i roghi in chiesa stanno creando un certo allarmismo, non solo per la mancanza di rispetto verso i luoghi di culto, particolarmente vulnerabili perché sempre aperti e spesso poco frequentati quando non sono previste celebrazioni religiose, ma anche per la piega ‘politica’ che sta prendendo un altro episodio, avvenuto all’inizio di settembre nella chiesa di San Pietro Martire a Varano. A

nche in questo caso era stata incendiata una tovaglietta d’altare e la settimana successiva don Fausto Guidi, parroco di Varano, aveva ricevuto una lettera minatoria che lo metteva in guardia. «Attento, prima gli italiani», il senso della missiva, che il sacerdote ha messo in relazione con un episodio accaduto a Camerano a fine agosto, durante una riunione pubblica con il cardinale Menichelli sull’accoglienza degli immigrati, che era stata caratterizzata da contestazioni.

L’idea è che si tratti di persone non troppo organizzate, che prendono di mira le chiese meno frequentate. Basta dire che la chiesa di San Francesco, che si trova lungo il tragitto tra piazza del Senato e largo Sacramento, martedì mattina non è stata toccata, perché gremita di fedeli e turisti. Ma perché accanirsi proprio contro le chiese? Le indagini stanno cercando di dare una risposta.