Incendio al porto di Ancona, decine di esplosioni. Scuole chiuse, arriva la De Micheli

Le fiamme hanno devastato l'ex Tubimar. Mancinelli: "Né vittime, né feriti. Dai primi rilievi niente inquinamento". Zingaretti: "Lì con il cuore", Salvini: "Grazie ai vigili del fuoco"

Fuoco e fiamme (Ansa)

Fuoco e fiamme (Ansa)

Ancona, 16 settembre 2020 - Continua a bruciare, anche se viene definito "sotto controllo", il violento incendio (foto) nel porto che ha causato questa notte decine di esplosioni e un'alta colonna di fumo nero (foto). Per fortuna non ci sono né vittime né feriti,  le fiamme sono divampate ieri sera poco dopo le 23 nella zona tra l'ex Fiera della Pesca e l'area Zipa, nel capannone che è stato della Tubimar. Il rogo ha caustao decine di esplosioni fortissime che hanno svegliato la città di soprassalto e causato molta paura.

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In fiamme, insomma, il cuore produttivo del porto di Ancona: una densa nube nera (videosovrasta la zona e preoccupa non poco gli anconetani. Sono ancora al lavoro numerose squadre dei vigili del fuoco, oltre al personale di Ancona sono arrivate squadre pure da Macerata e Pesaro con 12 autobotti e due autoscale. Verso le 2 di notte i pompieri sono riusciti a mettere sotto controllo il rogo. 

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La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, segue con attenzione costante la vicenda, fa sapere il Mit, spiegando che la ministra ha contattato la sindaca Valeria Mancinelli e il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, per un primo confronto sulla situazione. Nel primo pomeriggio la ministra sarà ad Ancona per un aggiornamento con le autorità locali.

L'incendio si è sviluppato in uno dei capannoni dell'ex Tubimar. Il rogo, alimentato anche dal vento, si è allargato anche al deposito di Ancona merci. Si è sprigionata una nube nera impressionante. Le fiamme hanno devastato l'ex Tubimar minacciando anche un deposito di metano. Il rogo lambisce l'asse attrezzato che collega la città al porto. L'incendio ha minacciato alcune importanti aziende del porto specializzate nella cantieristica. Gli operai della Skalo che produce pesce congelato sono riusciti a fuggire in tempo, armandosi di tutte ignifughe. Ad esplodere sono state anche alcune bombole di acetilene: c'è quindi il rischio che si siano sprigionate sostanze tossiche. I vigili del fuoco sono intervenuti con dei super mezzi che vengono utilizzati anche in caso di grossi incendi sulle piste degli aeroporti. 

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Allarme inquinamento

"L'incendio in sé è sotto controllo. I Vigili del fuoco sono riusciti a contenerlo e ad evitare che si propagasse anche ad edifici, impianti, aziende ad altre attività vicine e dunque, a questo momento, l'unico impianto coinvolto è quello appunto del centro di stoccaggio merci, dove si è sviluppato l'incendio stesso. L'altra notizia certa è una buona notizia: non ci sono morti né ci sono feriti". Lo dice la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, alla riunione del Coc (Comitato operativo comunale) per fare il punto sull'incendio al porto divampato questa notte.

L'incendio è stato domato ma la colonna di fumo, visibile da tutta la città, continua ancora a fuoriuscire dall'aera portuale. "Riguardo alla fuoriuscita ovviamente molto copiosa di fumo che è continuata per diverse ore, e in parte continua anche adesso, a questo momento non abbiamo indicazioni circa la possibile o presunta tossicità della nube - continua Mancinelli -. Non abbiamo notizie e accertamenti compiuti e completi o indicazioni certe da parte di Arpam, Asur e Vigili del fuoco, cioè di tutte le agenzie che per compito di istituto si occupano di questo aspetto".

 

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Il questore: "La zona è circostritta e sicura"

"Da subito la sala operativa della questura ha seguito gli sviluppi della situazione, in particolare sotto il profilo della sicurezza. Immediatamente le pattuglie della polizia di Stato ma anche delle altre forze dell'ordine, che ringrazio per il tempestivo intervento, hanno cinturato la zona in modo che i vigili del fuoco potessero operare in tutta tranquillità e sicurezza". Lo ha detto Giancarlo Pallini, questore di Ancona. "Diverse persone, nonostante l'ora tarda, erano in giro per la città e si sono recate al porto, incuriosite per vedere da vicino cosa stesse accadendo - ha aggiunto Pallini raccontando dei primi momenti dopo il rogo - Le forze dell'ordine sono comunque riuscite a tenerle lontane per ovvi motivi di sicurezza". "La zona ora è ben circoscritta e sicura - ha assicurato il questore - La squadra mobile sta lavorando per capire bene l'origine del rogo: attendiamo le indicazioni dei vigili del fuoco che devono bonificare l'intera area e poi si comincerà a lavorare sulle cause di un incendio di questa portata. Bisogna lavorare con cautela e nei tempi giusti", ha sottolineato.

Chiuse scuole, università e parchi

Dopo il vasto incendio di stanotte all'ex Tubimar al porto, il Comune ha "chiuso in via precauzionale tutte le scuole di ogni ordine e grado, le università, i parchi e gli impianti sportivi all'aperto, in attesa delle analisi e delle indicazioni delle autorità sanitarie, dell'Arpam e degli esiti dei sopralluoghi dei Vigili del fuoco". L'alta e densa colonna di fumo è visibile anche da diversi chilometri di distanza e si sente un odore acre in città. "Si raccomanda - ribadisce il Comune - di tenere chiuse le finestre e di limitare gli spostamenti non necessari".

"Almeno tre esplosioni, sembrava Beirut"

"Abbiamo sentito diverse esplosioni, almeno tre, dall'una meno un quarto in poi. Poi il fuoco e le sirene dei mezzi di soccorso. Abbiamo pensato subito a quello che è successo a Beirut, è inevitabile". E' la testimonianza di una dipendente di un hotel della zona del Porto di Ancona, dove stanotte c'è stato un vasto incendio che ha colpito diversi capannoni di cantieri navali. L'incendio è stato spento, ma dalla zona continua a propagarsi il fumo. "C'è molto fumo nero, il vento però non lo sta portando verso il centro della città, ma verso Sud, verso l'interno. Si sente un fortissimo odore che sembra di plastica bruciata", conclude la dipendente.

Zingaretti: "Con il cuore siamo ad Ancona"

"Siamo con il cuore ad Ancona che sta fronteggiando un vasto incendio nel porto. Per fortuna non piangiamo vittime. Grande è la preoccupazione per un polo strategico per il Paese. Grazie ai Vigili del Fuoco e ai soccorritori che stanno dando il massimo". Cosi' su Twitter il segretario dem Nicola Zingaretti. 

Salvini: "Grazie ai vigili del fuoco"

"Un pensiero e un abbraccio ai cittadini di Ancona e un grazie a Vigili del Fuoco e soccorritori. Per fortuna non ci sono vittime, ma lo spavento per l'esplosione di questa notte e per le sue conseguenze è stato tanto". Lo scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.