Ancona, incendio divampa a Posatora. Baby gang nel mirino, tre fermati

Fiamme altissime al confine con la Palombella: sarebbe doloso

Il rogo (foto Antic)

Il rogo (foto Antic)

Ancona, 22 giugno 2017 - Un orribile gioco che ha tenuto, fino a tarda notte, la città sotto scacco. Fiamme altissime si sono alzate tra Posatora e la Palombella ieri sera, attorno alle 23 e 30, e l’agghiacciante ipotesi è che l’origine dell’enorme rogo sia dolosa. L’incendio sarebbe stato infatti appiccato da alcuni ragazzini: tre i fermati dalla polizia. A chiamare il 113 alcuni residenti che li hanno visti appicare il rogo.

Ancona, incendio a Posatora. "Abbiamo fatto una str..., ci è sfuggita di mano"

Due i punti di innesco: uno più a monte e uno più a valle (FOTO), quest’ultimo, intorno all’una e venti, responsabile delle fiamme arrivate ormai a 50 metri dalle case. Gente in strada e terrore, con una pioggia di cenere fitta: «Sembra come a Pompei», si sentiva ripetere tra i residenti terrorizzati. Già la sera prima, nei pressi dei Saveriani, un altro rogo, di dimensioni molto più modeste, era stato domato dai vigili del fuoco. Ma i vandali non si sono fermati all’impresa di martedì sera, raddoppiando invece il rischio mortale anche ieri. Questa la prima ipotesi per forze dell’ordine e vigili del fuoco, accorsi con decine di uomini ieri per domare il rogo, e soprattutto questa l’ipotesi più concreta per l’assessore Stefano Foresi: «Domattina (oggi per chi legge, ndr) avremmo dovuto visionare le immagini delle telecamere vicino ai Saveriani per cercare di indentificare quei ragazzini che avevano appiccato l’altro incendio. E ora questo. Ma stavolta c’è bisogno del pugno duro – ha detto ieri sera dopo essere accorso a Posatora, mentre il fumo e l’odore acre riempivano l’aria –. Stavolta non la possono passare liscia».

Si tratta ancora di ipotesi e non si sa se i responsabili del rogo di martedì siano gli stessi di quello di ieri. Certo è però che centinaia di cittadini, da ogni parte della città, hanno alzato gli occhi al cielo guardando quel terribile anello di fuoco divorare una delle colline più belle di Ancona, senza avere idea di cosa stesse accadendo. All’una di stamattina le fiamme non erano ancora state domate, nonostante il lavoro dei vigili del fuoco: il forte caldo e l’assenza di pioggia da diversi giorni ha acceso la collina ricoperta di erba secca come se fosse legna da ardere.

ALTISSIME colonne di fumo erano visibili da tante parti diverse della città: dalla Flaminia, completamente bloccata dalle auto, a Marina Dorica, fino al Duomo. Nella serata di festa, in cui la città festeggiava l’ascensore del Passetto rinnovato, ecco che l’ansia ha cominciato a correre tra i residenti e sulla piazza virtuale dei social network. Tantissimi i post sui gruppi come «Sei di Ancona se». Daniela Picozzi scrive: «Si è espanso tanto, il rumore del crepitio del fuoco è agghiacciante» e in tanti raccontano di un black out, proprio poco prima dell’incendio, dal Piano, fino a via Ascoli Piceno e a Posatora.

Molti residenti parlano anche di un gran botto, udito subito prima che il rogo divampasse: «E’ partito dal bypass di Palombella – ha detto ancora Foresi – e non si capisce come sia potuto accadere senza considerare un’origine dolosa», ha concluso guardando, impotente come la tanta gente accorsa in strada, bruciare gli alberi nella notte.