Telefonate e stalking su Facebook, ecco perché è stato arrestato l'uxoricida di Senigallia

Sull’ordinanza ha pesato il suo passato: Jurgen Mazzoni era uscito dal carcere nel 2009

Nel 2001 Jurgen Mazzoni venne arrestato con l’accusa di aver strangolato la moglie

Nel 2001 Jurgen Mazzoni venne arrestato con l’accusa di aver strangolato la moglie

Ancona, 17 agosto 2017 - Ci sarebbero telefonate, messaggini, post offensivi su Facebook, ma nessun episodio di violenza personale alla base delle accuse per stalking mosse dalla procura di Ancona contro Jurgen Mazzoni, il 41enne di Senigallia che nel 2001, quando aveva 25 anni, strangolò la moglie di 19 e ne occultò il cadavere in una cava, reato che gli era costato una condanna a 14 anni di reclusione. In realtà Jurgen Mazzoni ha trascorso solo otto anni in carcere per quel delitto.

Domenica scorsa al 41enne è stata notificata un’ordinanza del gip di Ancona che ne dispone gli arresti domiciliari, sulla scorta della richiesta del sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo. A quanto pare la misura cautelare è stata decisa tenendo conto in particolare dei precedenti di Mazzoni, che della condanna ha scontato in carcere solo 8 anni.

L’unica accusa più pesante, che è ancora tutta da dimostrare, è quella che è stata rivolta al 41enne dal padre della presunta vittima di stalking, che ha denunciato l’incendio dell’auto avvenuto alcuni mesi fa.

Durante l’interrogatorio di garanzia Mazzoni, che ha negato tutte le accuse, ha nominato come legale di fiducia l’avvocato Cristina Carioli, che ieri ha chiesto di acquisire il fascicolo. Il legale anconetano, chiamato a difendere l’indagato per l’indisponibilità dell’avvocato nominato inizialmente, attende però che il suo incarico venga confermato prima di presentare al tribunale del Riesame un’istanza per la revoca della misura cautelare. Mazzoni, che ha un lavoro regolare come operaio, si trova infatti nell’impossibilità di uscire e se gli arresti domiciliari dovessero prolungarsi rischia di perdere il posto. Il senigalliese era uscito dal carcere nel 2009, grazie a una serie di sconti di pena per buona condotta. L’omicidio che gli era costato il carcere, e che lo stesso Mazzoni aveva confessato, era avvenuto il 18 agosto del 2001. La moglie Maria Federica Gambardella da qualche giorno aveva lasciato la casa in cui viveva con il senigalliese, decisa a chiedere la separazione. Quella sera Mazzoni, che all’epoca aveva 25 anni, l’aveva convinta a incontrarsi per tentare una riappacificazione, ma il confronto si era presto trasformato in una lite violenta e l’uxoricida aveva perso la testa.

Aveva strangolato la moglie, stava per togliersi la vita, poi un amico lo aveva chiamato e lui aveva deciso di uscire come se nulla fosse. Più tardi, da solo, si era disfatto del corpo e per quattro giorni aveva finto che la moglie si era allontanata spontaneamente.