Ancona, lezioni di sesso e sms alle studentesse. Carabinieri a scuola, sospeso il prof

Mattinata movimentata al liceo Rinaldini, l’allarme dei genitori

I carabinieri sono intervenuti su segnalazione di una madre

I carabinieri sono intervenuti su segnalazione di una madre

Ancona, 16 febbraio 2018 - «Il David di Donatello ha gli attributi come i miei». E’ stato questo il tono con cui un professore di italiano, docente all’istituto di Scienze Umane al liceo classico Rinaldini, si è rivolto ancora una volta alla classe durante l’ora di lezione. Studenti, tutti minorenni, con i quali ha fatto diverse allusioni sessuali alle quali non era affatto nuovo. Una lezione che il professore, ieri mattina, non doveva nemmeno tenere poiché, essendo in malattia, al suo posto vi era un supplente. L’uomo però, dopo un periodo di assenza, alle 8 si è presentato ugualmente a scuola seguendo quello che fino a dieci giorni fa era il suo orario e, accomodatosi in cattedra, ha prima tenuto due ore di lezione in una classe dopodiché è andato, alla terza ora, in un’altra. Ma come ha potuto insegnare se al suo posto doveva farlo un altro collega? «Nessuno gli ha detto nulla – hanno riferito alcuni studenti – Forse per evitare che si agitasse...».

Se nelle prime due ore la «lezione era stata interessante», hanno riferito gli alunni, alla terza, e in un’altra classe, sono ricominciati quei ‘vecchi’ giochi di parole fin troppo espliciti e ai quali il prof non era affatto nuovo tanto da essere stato allontanato in passato dall’istituto. Una, due, tre allusioni esplicite, ed ecco che c’è chi ha deciso di avvisare i propri genitori circa quella presenza in ogni senso ‘impropria’. Padri e madri che, nuovamente preoccupati visti i ‘precedenti’ ben noti del prof, hanno chiamato il 112 facendo intervenire immediatamente una pattuglia dei carabinieri di Ancona Centro. La presenza del docente in istituto è stata a sorpresa tanto che gli stessi alunni, non vedendo nessun altro professore intervenire pur sapendo che lui non doveva essere alla cattedra, gli hanno chiesto come mai fosse tornato a scuola. «Ho un certificato medico – ha risposto alla classe – Oggi posso riprendere a fare lezione. Iniziamo» ha concluso tagliando corto.

In classe, durante la sua lezione a ‘luci rosse’, avrebbe inoltre chiesto agli alunni di non uscire data la particolarità e la delicatezza degli argomenti di cui si sarebbe trattato nell’ora di spiegazione e, nel caso qualcuno avesse avuto urgenza di andare in bagno, sarebbe semmai stato accompagnato dal bidello. Il tutto accadeva con la porta della classe chiusa, anche se non a chiave. Lo smarrimento da parte dei ragazzi, tra i 13 e i 14 anni, è stato inevitabile così come tanta è stata la preoccupazione dei genitori, calmatisi solo una volta che alcuni alunni sono riusciti a rassicurare i propri genitori, a quell’ora al lavoro, della presenza dell’Arma.

I ilitari hanno quindi avvicinato il docente e, dopo aver stemperato una situazione fattasi ‘calda’, hanno fatto intervenire anche la preside che ha poi provveduto alla sospensione del professore. Ora, l’episodio potrebbe finire alla Procura e i genitori potrebbero a loro volta, visto che si tratta di una situazione che va avanti da anni ma rimasta sempre ‘coperta’ per evitare scalpori, procedere con singole denunce nei confronti del prof. Che, non contento, in passato avrebbe pure mandato sms piuttosto espliciti ad alcune studentesse nel cuore della notte.