Malori in gita scolastica a Folgarida, prime denunce

La mamma di uno dei contagiati: "La Procura ci dica cos’è successo"

Le ambulanze fuori dall’hotel. Foto concessa da Isidoro Bertolini

Le ambulanze fuori dall’hotel. Foto concessa da Isidoro Bertolini

Ancona, 13 febbraio 2020 - Sono tornati a casa ieri gli studenti della media Conero colpiti da un virus intestinale di gruppo mentre si trovavano in settimana bianca a Folgarida. Adesso a partire sarà un esposto alla Procura di Trento.

AGGIORNAMENTO Malori in gita scolastica a Folgarida, altri studenti contagiati al rientro

A prepararlo sarà la mamma, nonché avvocato di professione, di uno degli alunni che è stato graziato dal contagio ma è stato esposto al rischio ed è rimasto con i compagni nell’hotel in Trentino. "Mi sembra il minimo – ha detto Manuela Caucci – voglio sapere per filo e per segno cosa è successo in quell’hotel e perché sono stati male tutti quei ragazzi. E’ chiaro che è stata una intossicazione. Mio figlio si è salvato ma voglio andare a fondo. Poi valuterò anche se ci sono gli estremi per una causa civile e un risarcimento danni". L’avvocato Caucci ieri pomeriggio era tra i tanti genitori che alle 17 si sono ritrovati davanti allo stadio del Dorico, al viale della Vittoria, per aspettare i propri figli che tornavano con due pullman organizzati in fretta e furia per lasciare la località sciistica a meno di tre giorni dal loro arrivo. Mamme preoccupate che si scambiavano i cellulari per leggere tra loro i messaggi che avevano scritto i propri figli, papà un po’ meno in ansia e persino una nonna si è affacciata all’appuntamento per recuperare due nipoti che frequentano la stessa scuola. "La loro mamma è incinta – ha detto la donna – aveva un monitoraggio, meglio che li prendo e li porto a casa io".

Domenica erano partiti in 93, tutti alunni di prima, seconda e terza media. A tornare sono stati in 44, su due pullman diversi. "Non abbiamo fatto il pullman dei contagiati – ha provato ad ironizzare la preside Maria Costanza Petrini appena scesa da uno dei due mezzi, ancora con una mascherina in tasca - ormai il peggio è passato". Il resto degli studenti è tornato autonomamente tra ieri mattina e martedì. Non tutti perché almeno una decina sono rimasti in Trentino con i genitori per terminare la settimana bianca ma in un altro albergo. Almeno loro stavano bene.

Quello dove ha alloggiato la scolaresca era l’Hotel Union, dove a gennaio c’era stato un problema simile, sul quale al momento però non sono state riscontrare responsabilità per il virus contratto dai ragazzi. Si tratterebbe di norovirus, tra i più diffusi nelle gastrointeriti acute e che nascono in contesti comuni come scuole e ospedali. Ma la certezza arriverà solo nei prossimi giorni con i referti precisi della Asl trentina. Alle 17 precise i due pullman sono sfrecciati lungo il viale della Vittoria. "Eccoli finalmente", hanno detto i genitori in trepida attesa. Dai pullman arrivati ad Ancona i ragazzi sono scesi con mascherine in tasca e dei sacchetti neri della spazzatura tenuti in mano. Erano stati distribuiti a bordo in caso di necessità durante il viaggio. E qualcuno lo ha utilizzato. Sì perché anche nella strada del ritorno c’è chi si è sentito male accusando i primi sintomi e vomitando. In tutto i contagiati sono stati 47 ma tra questi ci sono anche studenti scozzesi arrivati sabato, un giorno prima della scolaresca anconetana. Un segno che il virus forse gli studenti delle Conero non se lo sono portato dietro da Ancona ma lo hanno preso proprio a Folgarida. Tra i due gruppi non ci sarebbe stato un contatto se non nella discoteca dell’hotel.