Maltempo, pioggia battente e argini fragili. Il Misa a rischio esondazione

Senigallia, allerta: fatte rimuovere le auto. Il centro nuovamente "blindato"

Si guardano molto da vicino gli argini del Misa

Si guardano molto da vicino gli argini del Misa

Senigallia (Ancona), 6 marzo 2018 - Due argini erosi e il Misa torna a fare paura. E’ stata un’altra giornata con il fiato sospeso quella vissuta ieri. Stavolta a tremare sono stati i residenti di Borgo Bicchia e Vallone, vicini ai due punti critici dell’argine destro del fiume. La nuova allerta meteo lanciata domenica sera, che annunciava piogge continue e a tratti intense per la giornata di ieri, puntuale è arrivata. Contemporaneamente la Protezione Civile regionale ha diramato anche un’allerta per «rischio idrogeologico arancione».

Quella che fa più paura perchè riguarda il rischio esondazione. Subito è scattata la procedura di messa in sicurezza della popolazione con la disposizione della chiusura delle scuole per la giornata di ieri. Già domenica i tecnici della Regione e della Provincia avevano effettuato un primo monitoraggio delle condizioni degli argini del fiume Misa, in particolare nella zona Molino Marazzana e dell’innesto del fosso Sambucheto. Una situazione che andata peggiorando nel corso della giornata di ieri tanto che gli argini, intorno alle 10 del mattino, sono risultati erosi in due punti, all’altezza delle frazioni di Borgo Bicchia e Vallone. Immediatamente è scattato il protocollo di sicurezza che prevede di allertate i residenti e di tenersi pronti in caso si renda necessaria una evacuazione. Evacuazione che fino a ieri sera non c’è stata anche se il picco delle piogge è atteso entro la mezzanotte. A scopo precauzionale i residenti sono stati invitati a mettere in sicurezza le auto tanto che nel pomeriggio erano ben visibili, anche dalla provinciale, le file di auto parcheggiate in collina, all’altezza di San Gaudenzio e sopra il ponte di borgo Bicchia.

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Per tutto il giorno i Vigili del Fuoco, i tecnici della Regione e della Protezione Civile sono stati al lavoro, anche con delle ruspe, per tamponare l’erosione dell’argine. Intorno alle 19 di ieri il livello del Misa era a circa un metro dal limite dell’argine. Condizione questa che, se tenuta sotto controlla, non implica lo stato di emergenza ed evacuazione. I controlli sul posto sono proseguiti per tutta la notte e continueranno fino al cessato allarme legato alle piogge. Nel pomeriggio si è riunito nuovamente il COC, il centro operativo comunale, presieduto dal sindaco Maurizio Mangialardi ma con la presenza anche dei dirigenti della Protezione civile regionale David Piccinini e del Servizio Tutela delle Acque di Ancona della Regione Marche Stefania Tibaldi. A titolo precauzionale si è deciso che per tutta la notte i tecnici e i volontari della Protezione civile regionale continueranno a presidiare i punti critici individuati nei sopralluoghi lungo il Misa fino al decremento dei livelli idrici. Intanto l’impresa incaricata dalla Regione Marche sta proseguendo gli interventi di somma urgenza in corrispondenza della zona di Molino Marazzana. Per quanto riguarda le scuole, l’ultimo bollettino di ieri sera annunciava la ripresa delle lezioni (dopo oltre 10 giorni di stop) in tutto il territorio comunale, eccezione fatta per le scuole che ospitano i seggi elettorali che riapriranno domani.